Fondazione Its Agroalimentare Puglia: presentati i sette corsi

Sette sono i corsi che la Fondazione Its Agroalimentare Puglia, presieduta da Vito Nicola Savino, lancia per il biennio 2021-2023 di formazione. La scommessa è formare giovani tecnici che possano lavorare innovando la produzione delle imprese agroalimentari della regione.

Questi sono alcuni dei temi proposti nella formazione: tecnologie 4.0, marketing e comunicazione, sostenibilità e gestione biologica delle coltivazioni. I percorsi sono realizzati su gran parte del territorio regionale.

Nello specifico, la Fondazione Its Agroalimentare Puglia promuove un corso ITS in ‘Gestione e promozione dei beni enogastronomici locali’, con sede in Altamura e un corso in ‘Gestione della multifunzionalità nelle aziende agricole’ con sede in Gioia del Colle. Si scommette specificamente sull’innovazione tecnologica per un corso organizzato a Bisceglie, finalizzato a formare Tecnici Superiori in ‘Tecnologie 4.0 per la transizione digitale delle filiere agroalimentari’.

Centrale nella proposta formativa della Fondazione sono i temi specifici della comunicazione: pertanto, è stato profilato proprio a Locorotondo, sede legale dell’Istituzione, un corso in ‘Marketing digitale ed e-commerce dei prodotti agroalimentari’. Fortemente richieste dalle imprese sono le competenze per il controllo della qualità, la gestione della sostenibilità e la biologicità di prodotto. A Manduria parte a questo proposito un corso in ‘Qualità, Controlli e Certificazioni delle filiere agroalimentari’, mentre e Castellaneta viene proposto un corso Its in ‘Gestione sostenibile delle filiere agroalimentari’. Infine, a Copertino, ecco un corso Its in ‘Gestione biologica delle coltivazioni frutticole’.

Superati esami finali, si ottiene un titolo ministeriale di V livello Eqf; durante il biennio, gli studenti acquisiscono anche attestazioni supplementari, correlate al profilo professionale in uscita di ciascun corso: Certificazione linguistica e informatica, attestato di idoneità all’assaggio degli oli e di sommelier del vino, attestati di auditor/leadauditor, attestato per la condotta di droni.

Il percorso, che dura appunto due anni, propone 2 mila ore, di cui 800 in stage aziendale, a cui si può accedere se diplomati. Un’alternativa all’università, insomma, finanziata interamente con fondi regionali e possibile grazie alle partnership e alle sinergie con il mondo dell’impresa agroalimentare privata. La didattica è di tipo laboratoriale, il 60 per cento dei docenti arriva dal mondo del lavoro e delle professioni, con esperienza specifica almeno quinquennale, il 20 per cento sono professori universitari.

“È un percorso pensato per l’inserimento nel mondo del lavoro. I risultati occupazionali a livello nazionale ci stanno dando ragione, con l’80% di studenti inseriti in ambito coerente ad un anno dal diploma. Un ringraziamento va alle aziende partner e alla Regione Puglia che attraverso il Fondo Sociale Europeo finanziano le attività”. Sono queste le parole di Vito Nicola Savino, che da anni insieme a tutto il suo team ha scommesso isu questa progettualità formativa.
 
Le iscrizioni per il biennio 2021-2023 terminano il 9 ottobre 2021.

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