Aiav: avvocati al lavoro per consentire i viaggi nei Paesi dell’elenco E

Le circa 1.800 agenzie di viaggi nazionali associale all”Aiav rispondono in maniera unitaria alle ultime dichiarazioni del ministro del Turismo Massimo Garavaglia sull’ipotesi di un’apertura di corridoi turistici verso l’estero. L’obiettivo dell’Aiav è riappropriarsi del business e garantire la sopravvivenza delle aziende, dopo mesi di attese e di promesse disattese.

Fulvio Avataneo, Presidente AIAV, spiega: “Le dichiarazioni del Ministro non sono sufficienti per restituire serenità alle agenzie di viaggio e ai tour operator, colpiti da una crisi senza precedenti e vittime di una legislazione ambigua ed inefficace, a causa della ingiustificata sordità delle istituzioni. I corridoi, ipotizzati ad uso e consumo dei big player verso alcune mete esotiche, non bastano: riteniamo che sia necessaria la riapertura di tutte le rotte turistiche verso Paesi con bassi tassi di contagio e con grande appeal turistico, a partire dagli Stati Uniti. Serve inoltre una data certa: il termine “a breve”, utilizzato dal Ministro, ha un carattere del tutto indefinito, soprattutto se si considera che non si riferisce alla data di riapertura dei corridoi ma alla data in cui i ministri incominceranno a parlarne”.

L’Aiav, attraverso i propri avvocati, si adopererà per consentire alle agenzie di viaggio di venire incontro alle richieste dei clienti che vogliono viaggiare verso i Paesi inclusi nell’elenco E. Ufficialmente, fino al 25 ottobre, i Paesi inseriti nell’elenco E – tra cui Egitto, Maldive e Seychelles e decine di mete molto richieste nei periodi invernali – non sono visitabili per motivi turistici. Come ammesso da Garavaglia, però, agenzie di viaggio e tour operator subiscono da mesi la concorrenza degli agenti stranieri, online e turisti fai-da-te che organizzano viaggi verso queste destinazioni senza ripercussioni, non essendoci controlli alla frontiera.

“Dopo mesi di richieste inascoltate e di ingiustizie – prosegue Avataneo – abbiamo deciso di agire, non possiamo più aspettare. Non dimentichiamo che lo Stato italiano versa ancora in una situazione di “insolvenza” nei confronti degli operatori del settore, che devono ricevere i fondi già stanziati a copertura del periodo agosto/dicembre 2020. Aspettiamo risposte anche in merito all’adeguamento della copertura finanziaria del 2021, alla proroga della cassa integrazione straordinaria almeno fino ad aprile 2022 e allo stanziamento di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto”.

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