Unicredit – Mps: quanti gli esuberi dalla fusione

Continua a tenere banco la possibile fusione tra Unicredit e Monte dei Paschi di Siena, con la prima che esamina il dossier. I sindacati sono sul piede di guerra e minacciano uno sciopero se non ci sarà chiarezza, in particolare sul numero degli esuberi. Ma anche: quali saranno le filiali che resisteranno e quali quelle che invece saranno chiuse? Quale sarà il futuro del brand Mps, la sua continuità sarà garantita o succederà come all’epoca a Ubi Banca (marchio cancellato dopo la fusione con Intesa Sanpaolo)?

È arrivato il comunicato congiunto da parte di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin: “Faremo sentire la nostra voce da nord a sud, dalle filiali, dalla direzione generale, dal consorzio, dalle società del gruppo, dai poli distaccati presso società terze”. Attualmente, i dipendenti di Mps sono 21 mila, è scontato che dalla fusione di Unicredit si sarà un ridimensionamento.

Secondo Affaritaliani.it, saranno tra 5 mila e 6 mila gli esuberi. Nel mirino, almeno 15 dipendenti ciascuno per i grandi capoluoghi di provincia, come Milano, Firenze, Napoli, Roma e Palermo; i grandi presidi della direzione generale di Mantova, Padova e Lecce (le ex sedi, rispettivamente, della ex Banca Agricola Mantovana, AntonVeneta e Banca 121, a loro tempo inglobate da Mps), i bancari che sono impiegati nelle direzioni delle aree territoriali e nei poli di consorzio, i 2.100 dipendenti della direzione generale centrale di Rocca Salimbeni, a Siena (su un totale di 2.500).

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