Click su Facebook: ecco chi è il cliente più ambito dalle aziende

Passiamo due ore al giorno sui social network. Leggendo post, mettendo like e, qualche volta, aggiungendo contenuti. Facebook è di sicuro il social più visto in Italia e Mark Zuckerberg lo sa bene: per questo motivo, alle aziende che vogliono visibilità, chiede di pagare. Lo sapevate però che non tutti i like hanno lo stesso prezzo? Quest’ultimo cambia a seconda di dove siamo residenti e della nostra età, ma pure per il nostro genere sessuale.

Lo ha appurato Velvet Media, agenzia veneta di marketing e vendita online, che nell’ultimo anno e mezzo ha realizzato uno studio, confrontando tutte le inserzioni a pagamento di circa 200 aziende. I loro post, nel 2020, hanno raggiunto 106 milioni di utenti, ottenendo quasi cinque milioni di click; nei primi sei mesi del 2021 siamo a 46 milioni di persone e 2,3 milioni di click. Nel 2020 il costo per un click era di 35 centesimi se si volevano raggiungere uomini, 24 centesimi se il target era femminile. Il divario, nel 2021, si è accorciato: 17 centesimi per gli uomini e 16 per le donne.

Vediamo le classi di età, nel 2020 i più cari sono stati i giovani dai 18 ai 24 anni (39 cent), seguiti da chi ha un’età tra 35 e 44 anni (37 cent). Gli anziani sono ultimi: 16 cent per un over 65. Nel primo semestre del 2021 si è confermata invece una decrescita nei valori medi, probabilmente causata dall’algoritmo di Facebook: la fascia 18-24 vale 23 cent, quella 35-44 18 cent e quella 45-54 in tutto vale 17 cent.

Non è uniforme neanche il territorio di residenza. Lo scorso anno la regione più cara, in media, era il Veneto (20 cent), seguita da Toscana, Emilia Romagna e Lombardia (19). Partendo dal basso, in Basilicata si paga solo 13 cent, uno in più in Abruzzo, Molise, Sardegna, Sicilia e Umbria. Nel primo semestre di quest’anno l’Emilia Romagna è diventata la più cara, con 31 cent a click, seguita da Liguria, Piemonte e Veneto a 23. Basilicata sempre all’ultimo posto con 13 cent, appena sopra a 14 ci sono Abruzzo, Molise e Sicilia.

“Siamo di fronte a valori medi, che provengono da sofisticate aste online nelle quali le aziende si contendono gli occhi degli utenti ogni giorno”, commenta il ceo di Velvet Media, Bassel Bakdounes. “Di fatto, lo spaccato è davvero interessante perché mette in ordine di importanza i target che le aziende italiane hanno quando comunicano sui social. Il nostro team social continua a monitorare la situazione mese per mese, fornendo report aggiornati, per capire se questi trend cambiano e in che direzione. Quando investiamo i nostri budget cerchiamo clienti veri e dunque, a voler far una sintesi, l’utente più ambito tra le aziende è un giovane maschio che vive in una delle regioni del nord Italia”.

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