Ingrosso: bene nelle zone turistiche, meno nelle metropoli

Bene i Centri agroalimentari e i Mercati all’ingrosso nelle zone turistiche, meno brillante la situazione nelle metropoli. Italiafruit.net ha condotto un’inchiesta tra i grossisti da Nord a Sud della penisola.

Al Mercato di Milano, bene la riapertura di lunedì scorso, ma già il giorno successivo c’era delusione per la mancanza di lavoro. I grossisti dicono: “E’ il segnale che molti commercianti, dopo aver riaperto e fatto il pieno di acquisti in via Lombroso, non hanno venduto o hanno venduto poco: in sostanza c’è ancora tanta gente in ferie e molti, complice il bel tempo, stanno allungando le vacanze. Con il risultato che le contrattazioni, all’Ortomercato milanese, battono la fiacca”.

A Firenze, non ci si lamenta di agosto al Mercafir: “Consumi e prezzi sono soddisfacenti per il periodo grazie soprattutto al turismo delle località costiere tirreniche che serviamo ma anche a quello del centro storico”, fa presente Aurelio Baccini. “I fatturati, insomma, reggono. Per quanto riguarda i prodotti, mancano all’appello alcune referenze come prugne, pesche, insalate, mentre la nota dolente proviene dalle angurie: malissimo dall’inizio alla fine. Campagna tutto sommato triste anche per i meloni, aggiunge Baccini. “Per questo prodotto dicono ci potrebbe essere un buco produttivo la prossima settimana, ma finché non vedo non credo…”.

Corrado Di Silverio, grossista e vicepresidente della società di gestione del Centro Agroalimentare Piceno di San Benedetto del Tronto, conferma che è il fattore “t” a fare la differenze: “Ci riteniamo fortunati perché è stata una bella stagione con una presenza importante di turisti; i consumi si sono mantenuti elevati su quasi tutto il paniere, la stagionalità dei prodotti è stata rispettata mentre contano sempre di più la qualità, la pezzatura, la bellezza del prodotto”.

Qualche problema si è verificato con la lattuga, a causa del clima caldo, ma per il resto solo buone notizie: “Anche i cocomeri hanno spuntato buoni prezzi all’ingrosso – sottolinea Di Silverio – a testimonianza del fatto che se il prodotto è di qualità viene premiato e non c’è sottocosto in Gdo che tenga”.

Scendendo al Mof di Fondi, il trend è poco brillante: “Tra le note positive i pomodori rossi, dal San Marzano al Grappolo al Datterino, sia per insalata che da passata”, riassume Elio Paparello. “Per quanto riguarda gli altri ortaggi hanno sofferto melanzane e peperoni, ora però in lieve ripresa, soprattutto per questi ultimi; il caldo intenso di agosto ha fatto anticipare e accavallare i raccolti, con il rischio di una mancanza di prodotto nel lungo periodo”. Per quel che riguarda la frutta, i prezzi delle pesche tengono, ma le vendite sono basse; molto male le angurie, un po’ meglio i meloni “che, però, non hanno mai superato l’euro al chilo, nemmeno per il prodotto top quality”. Si iniziano a vedere le mele nuove della famiglia Gala: “La domanda è però decisamente contenuta, sarà così fino a quando le temperature non scenderanno sensibilmente”.

Dal Mercato ortofrutticolo di Sestu (Cagliari), Cenzo Pisano, che oltre a gestire l’omonima azienda è presidente dell’ente gestore Coagri, racconta di un agosto con più luci che ombre: “In questi giorni c’è un po’ di calma, ma fino alla scorsa settimana l’andamento è stato discreto. I turisti in Sardegna non sono mancati e hanno contribuito a vivacizzare il commercio ortofrutticolo. Attualmente le verdure hanno prezzi alti perché c’è poca materia prima ma la referenza più sorprendente è stata la fragola, con buone richieste del prodotto trentino e veneto per tutto il mese e quotazioni che hanno raggiunto i 20 euro il chilo”.

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