Bonus bancomat: che cos’è e a chi è rivolto

Arriva il bonus bancomat per continuare a stimolare l’utilizzo di pagamenti elettronici dopo la scadenza del cashback. L’agevolazione è per commercianti e professionisti e si più arrivare fino a 480 euro. Vediamo come funziona nel dettaglio.

L’incentivo interessa soggetti esercenti attività d’impresa, arte e professioni, ossia titolari di partita Iva che cedono beni o erogano servizi a favore dei consumatori finali e e che acquistano, noleggiano o utilizzano dispositivi che consentono la transizione con la carta. Il bonus consiste in un credito d’imposta per l’acquisto, il noleggio e l’utilizzo di Pos collegati a registratori di cassa e/o azzeramento delle commissioni sulle transazioni. È previsto un rimborso per le spese legare all’acquisto (o al noleggio) del Pos e un altro per la dotazioni di evoluti strumenti elettronici di pagamento.

In sintesi, chi si dota di dispositivi elettronici di pagamento ha diritto a un rimborso di 160 euro, si arriva fino a 320 per chi invece possiede partita Iva e offre la possibilità di acquistare beni o pagare servizi erogati attraverso gli strumenti di pagamento elettronico. Riceveranno il 10 per cento dell’importo speso per l’acquisto (o il noleggio) dei dispositivi elettronici coloro che fatturano tra uno e cinque milioni di euro; chi ha ricavi tra 200 mila euro a un milione riceverà il 40 per cento; chi ha ricavi sotto i 200 mila euro potrà arrivare al 70 per cento.

Chi volesse ottenere l’incentivo, dovrà presentare al commercialista i documenti che attestano l’acquisto o il noleggio dei dispositivi, dunque fatture e scontrini. C’è tempo fino al 30 giugno del 2022.

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