Vendemmia: Veneto in controtendenza, produzione in aumento

Vigneti a Barbaresco in Piemonte in una foto d'archivio senza data, 22 Giugno 2014. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

Il settore vitinicolo, in Veneto, è in controtendenza rispetto al resto d’Italia: la produzione è maggiore del 2 per cento rispetto all’uva che sarà vendemmiata nelle altre regione. Fanno la differenza i nuovi impianti ad alta tecnologia che aumentano la resa nei campi. La vendemmia partirà con il Pinot Grigio tra un paio di settimane, poi il vitigno Glera per la produzione di Prosecco.

Confagricoltura fa il quadro della situazione per bocca di Federico Castellucci, presidente della Federazione Vino: “La situazione è in continua evoluzione e l’uva, che nella maggior parte delle regioni è in fase di invaiatura (stato di maturazione dell’uva), è nel momento cruciale della sua maturazione”. Nel Nord, la Lombardia subisce i danni delle gelate primaverili prima e delle grandinate poi, oltre alla siccità in alcune aree: si stima un 10 per cento di volumi in meno rispetto al 2020. Il Veneto, come detto, invece cresce.

“In pochi giorni può cambiare completamente il quadro: l’innalzamento delle temperature accelera lo sviluppo e alza la gradazione zuccherina degli acini, andando quindi a modificare lo stato dell’arte e i tempi della vendemmia”, continua Castellucci. Che aggiunge: “Certamente i cambiamenti climatici influiscono sempre di più sulla viticoltura e comportano anche un approccio agronomico adeguato alle nuove esigenze. Su questo si deve lavorare, non solo in Italia, dato che la questione e’ è globale e riguarda da vicino anche i nostri principali competitor enologici. Come spesso Confagricoltura ha ricordato – conclude Castellucci – serve uno sforzo comune per il bene del pianeta e anche per le sue economie”.

La vendemmia italiana 2021 si presenta con un’ottima qualità dell’uva, una produzione quantitativa in lieve calo rispetto allo scorso anno, ritardo nella maturazione di una decina di giorni rispetto al 2020 e al 2019. Tranne alcune zone della Sicilia, dove si è già iniziato a raccogliere lo Chardonnay per il forte aumento della temperatura, tra dieci giorni comincerà tutta Italia a vendemmiare.

“La grande variabile – fa presente Confagricoltura – è il meteo: è sotto gli occhi di tutti come gli episodi di grandine, raffiche di vento e nubifragi si siano intensificati andando a colpire in maniera devastante alcuni territori, sebbene circoscritti. In altre zone è invece la siccità a creare problemi”.

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