Stati generali dell’artigianato delle Marche, Acquaroli: “Fondi da utilizzare con progettualità”

“Una sfida che deve unire il territorio, superando i campanilismi, per non sprecare le opportunità offerte dai fondi nazionali ed europei in arrivo anche nelle Marche. Vanno utilizzati con una progettualità e una visione condivisa”. L’appello è di Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche, in apertura degli Stati generali regionali dell’artigianato, alla presenza del sottosegretario al Lavoro Tiziana Nisini, promossi dal vice presidente Mirco Carloni, svoltosi a Carpegna.

È stato un momento di autentico ascolto del mondo produttivo dopo la recente approvazione della legge regionale su sviluppo e promozione dell’artigianato marchigiano. “La legge delle Marche è un modello da promuovere e un punto di riferimento anche per altre realtà” ha precisato il sottosegretario. Che ha aggiunto: “Toscana, Marche e Umbria sono il cuore pulsante di quell’Italia di mezzo spesso marginalizzata tra un Nord che corre veloce e un Sud che ha bisogno di maggiore sostegno. A volte il Centro viene lasciato per ultimo, perché le risorse sono sempre insufficienti. In sinergia, le tre regioni possono invece tornare alla ribalta con le loro ricchezze uniche che vanno preservate e valorizzate”.

Nisini ha ricordato come a disposizione ora “avremo tante risorse da spendere subito e bene. Al Centro dovranno esserci le politiche attive del lavoro, che devono puntare sulla formazione dei giovani, sulla qualificazione delle persone a rischio di marginalizzazione occupazionale, accompagnando contestualmente le aziende sane”. Acquaroli ha voluto ricordare che “l’artigianato non rappresenta solo il passato ma è anche il futuro su cui puntare. Ma va contestualizzato per confermarlo come una grande opportunità, non solo per il nostro entroterra. Intorno alla nostra prima legge regionale, importante e prioritaria, come quella dei borghi e dei centri storici, stiamo costruendo una filiera di opportunità produttive, perché solo dalla sinergia possono nascere progetti e visioni che consentano alle Marche di risultare competitive su mercati sempre più globali”.

Carloni ha battuto sullo stesso tasto: “L’artigianato è un settore trasversale delle Marche che va sostenuto promuovendo innovazione, digitalizzazione e garantendo un credito adeguato. Ma dobbiamo renderci conto della realtà: la nostra rimane la regione con la più alta percentuale di imprese artigiane (31% sul totale, a fronte del 24% della media nazionale). Abbiamo però un dato che ci preoccupa molto e che ci ha spinto a convocare gli Stati generali: abbiamo anche il primato del peggiore tasso di mortalità di imprese artigiane rispetto al dato nazionale. Riuniamo tutti i protagonisti del settore per guardare con ottimismo al futuro, rimuovendo le criticità che ci penalizzano”.

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