Birra: ritrovate bottiglie ben conservate del 1895

Al largo della Scozia, un recupero che sa tanto di storico: nella pancia di una nave, il mercantile Wallachia, affondato nel 1895, sono state ritrovate diverse bottiglie di birra. Sono rimaste adagiate in fondo al mare per quasi 130 anni, l’oscurità le ha protette dalla luce del sole e così si sono conservate così bene al punto che qualcuno si domanda: possiamo ispirarci a quella birra per produrne di nuova?

Una squadra di scienziati britannici, dopo un lavoro durato diversi mesi, è riuscita a estrapolare e isolare lievito ancora vivo. Con l’aiuto di un mastro birraio, si può dunque provare a ricreare birra, una cosa che rivoluzionerebbe il settore brassicolo moderno. A livello di marketing, pensate che trovata sarebbe: chi non vorrebbe bere una birra tale e quale a quella del mercantile Wallachia?

Dal laboratorio, intanto, fanno trapelare che il sapore della birra ultra centenaria è forte e terroso. Lavorando accuratamente il lievito, però, si può ricreare un prodotto ricco di aromi, intorno al 7,5 per cento di gradazione alcolica. Realizzando la nuova bevanda, si farebbe un salto indietro nel tempo ma che, paradossalmente, indirizzerebbe a uno sviluppo del settore, Qualcuno ha parlato di Santo Graal della birra ritrovato in fondo al mare. Forse non è così lontano dal vero.

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