Verona: quasi 50 mila pensionati con meno di 750 euro l’anno

Verona ha quasi 50 mila pensionati che percepiscono meno di 750 euro al mese. L’associazione pensionati di Cia – Agricoltori italiani invita le istituzioni a non abbassare la guardia sul contenimento dei contagi da covid e a programmare una ripartenza puntando sulla riforma previdenziale e fiscale in campo pensionistico, con una decisa revisione del servizi socio-assistenziali.

Nel Veronese, la maggioranza dei pensionati con pensioni sotto i 750 euro al mese sono le donne. “Bisogna aumentare le pensioni minime, estendere la quattordicesima, tutelare le pensioni dalla perdita del potere d’acquisto, ridurre la tassazione e riconoscere l’Ape sociale agli agricoltori, consentendo loro di andare in pensione senza penalizzazioni” dice Laura Ferrin, presidente di Anp Cia Verona.

Ferrin pone l’accento sui servizi socio-assistenziali: “La sanità territoriale va rafforzata attraverso strumenti e soluzioni di prossimità, supportato da una nuova normativa sulla non autosufficienza e una legge sull’invecchiamento. Abbiamo la responsabilità di tenere accesi i riflettori sull’ingiustizia sociale che colpisce milioni di pensionati, ridotti alla soglia della povertà. Sostenuti troppo spesso solo da retorica, mai da interventi concreti a loro tutela. La nuova legge di bilancio ci troverà agguerriti su questo fronte come lo siamo da anni”.

Conclude: “Porteremo proposte concrete sul tavolo delle commissioni governative, chiamate a preparare la riforma previdenziale e fiscale in campo pensionistico, anche tramite incontri con i parlamentari veneti”.

Anp-Cia chiede anche una pensione base di garanzia per i giovani e la riforma di Opzione Donna, “evitando le assurde penalizzazioni presenti nell’attuale sistema”.

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