“L’indagine che pubblichiamo oggi traccia un quadro che si allarga sull’intero ultimo decennio e porta alla luce un sistema produttivo in difficoltà, alla ricerca di una propria nuova dimensione, dotata di contenuti funzionali a una rinnovata identità, capace di condurre le imprese verso una più alta e spiccata capacità di competere”.
Parla Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, presentando i risultati dell’indagine di Unioncamere e Infocamere sull’evoluzione delle imprese artigiane dal 2011 al 2021 in Umbria.
“L’artigianato umbro – ha argomentato il Presidente Mencaroni – sta vivendo una profonda fase di trasformazione, densa di difficoltà, per certi versi epocali: le imprese artigiane diminuiscono, la classe imprenditoriale invecchia e i giovani si allontanano dai mestieri. Dobbiamo invertire questa tendenza. Ad ogni costo, perché l’artigianato resta un caposaldo della nostra economia regionale, della nostra storia d’impresa, della nostra cultura, della nostra tradizione identitaria”.
L’Artigianato pesa per il 9,5 per cento del Pil nazionale e rappresenta il 21,2 per cento delle imprese italiane, ma nei giovani va perdendo appeal. In Umbria, in dieci anni, si sono perse 518 imprese guidate da under 30 (-56 per cento), 3.690 imprese di imprenditori tra 30 e 49 anni (-38 per cento). Ci sono invece 1.329 imprese in più (+21,6 per cento) nella fascia d’età 50-69 e 184 in più (+31,3 per cento) nella fascia over 70. Il covid ha ulteriormente appesantito la situazione. Nel 2020 il fatturato è stato del -70 per cento contro il -63 per cento delle altre imprese. Sul futuro, solo il 54 per cento prevede di recuperare i livelli di produzione pre-covid entro il prossimo anno, si scende al 46 per cento per chi è alle prese con il passaggio generazionale.
A rischio la “staffetta generazionale”: meno di 1 giovane artigiano under 30 per ogni titolare over70. Analizzando il progressivo spostamento dell’età dei titolari di imprese artigiane emerge che se nel 2011 per ogni imprenditore artigiano over 70 c’erano almeno due titolari d’impresa under 30 pronti a sostituirlo, nel 2021 questo “ricambio” tra generazioni è sceso a meno di uno. La riduzione dei titolari under 30 tocca più da vicino gli uomini (-62,1% nel decennio ‘11/’21) che le donne (-23,4%), mentre l’invecchiamento colpisce più le donne degli uomini (+52% le over 70 artigiane contro il +27,3% gli over 70 uomini).
L’artigianato resta un lavoro per uomini, ma sono in crescita le donne. Nel Centro – Italia – Umbria, il rapporto uomini ogni 100 donne è passato da 493 nel 2011 a 420 nel 2021 (meno 74 uomini nel rapporto ogni 100 donne).
Alla fine di marzo di quest’anno, il 72,4 per cento di tutte le imprese artigiane umbre aveva una forma individuale. Su base provinciale, al 31 marzo 2021, in provincia di Perugia, su 15,632 imprese artigianali, 11.321 sono individuali. Tra il 2011 e il 2021 la variazione negativa è del 16,1 per cento, ossia 3.008 imprese perse. In provincia di Terni, al 31 marzo abbiamo 4.593 imprese artigiane, di cui 3.331 individuali. Nell’ultimo decennio, sono state perse 707 unità, vale a dire il 13,3 per cento.