Vino italiano: c’è la ripresa dell’export nel 2021

Lambrusco

Il vino italiano riprende a correre. La conferma arriva da Opera Wine, evento che da dieci anni apre Vinitaly, con la presenza tra gli altri di 300 buyer internazionali e 186 produttori, scelti da Wine Spectator. Le conferme arrivano però principalmente dai dati.

Negli Stati Uniti il 2021 non era cominciato bene, ma da aprire si è assistito a un cambiamento di scenario. I vini francesi e italiani rappresentano i due terzi del totale delle importazioni a valore. Ad aprile, il nostro Paese è stato primo con 538 milioni di euro di vendite, poi la Francia con 534 milioni. Denis Pantini, responsabile di Nomisma Wine Monitor, dice: “La riapertura dei ristoranti negli Usa induce a un moderato ottimismo sulla ripresa. Influirà anche la sospensione delle ritorsioni tariffarie appena decisa da Usa e Ue, anche se l’accordo andrà a vantaggio in particolare degli altri vini europei, visto che quello italiano non era stato inserito nella lista nera”.

In Asia, con la Cina come principale acquirente, la crescita dell’import italiano di vino è stata del 22 per cento. Nel Paese dell’estremo oriente, grazie all’uscita di scena dell’Australia, siamo diventati il terzo Paese fornitore. In Cina, la Francia ci è decisamente davanti, con +41 per cento. In particolare, da segnalare il boom dello Champagne (+110 per cento). In ascesa decisa anche i vini della fascia premium italiani.

Insomma, i segnali di ripresa ci sono, dopo che il 2020 aveva fatto segnare per l’Italia un calo dall’export del 2,2 per cento, attestandosi a 6,3 miliardi di euro. Nel 2020, solo Molise, Basilicata e Lazio erano riuscite a fare meglio rispetto a dodici mesi prima. Il Lazio era cresciuto dell’8,6 per cento (70,6 milioni di esportazioni). Il trend di crescita è confermato anche in questo primo trimestre del 2021 (+2,8 per cento). Ottimi i dati dei primi tre mesi del 2021 anche per l’Abruzzo (+6,8 per cento), e ancora per Molise e Basilicata.

La ripresa viene confermata dai dati Ismea sui consumi degli italiani. Nel primo trimestre del 2021, i vini segnano +14,5 per cento sul 2020. Per le bollicine siamo a +55 per cento. I brindisi casalinghi hanno avuto un valore di 170 milioni di euro.

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