Marche: packaging, arriva il biocompatibile di nuova generazione

Arriva nelle Marche il biocompatibile di nuova generazione, con materiali innovativi per il confezionamento dei prodotti alimentari. Saranno capaci di superare i test prestazionali e di affidabilità che sono previsti dalle certificazioni internazionali. La sperimentazione avverrà nell’ambito di uno dei quattro accordi per l’innovazione che il nuovo governo nazionale sta cofinanziando, con un contributo totale di 1,3 milioni di euro.

Grazie ai quattro progetti, nelle Marche arriveranno investimenti in R&S per più di 42,6 milioni, con più di 120 nuovi posti di lavoro. A Osimo, azienda Cristianpack, è stato presentato il progetto ‘Nuove tecnologie per il food & wine tipico della tradizione italiana’, che vede impegnati la Cristianpack stessa e la Co.Pe.Mo. di Ancona. Con l’ausilio di Ica, Aroma System di Bologna e Università Romatre, avranno il compito di migliorare sicurezza e qualità degli alimenti con processi e prodotti packaging innovativi, sempre nell’ottica dell’economia circolare e dell’Industria 4.0.

“Per la prima volta stiamo predisponendo una strategia industriale complessiva che guarda al futuro e consente alle nostre imprese di riprendersi un ruolo attivo e vincente sui mercati – ha ricordato il vicepresidente Mirco Carloni, assessore alle Attività produttive – Come Regione Marche metteremo a disposizione tutte le risorse necessarie a favore di quelle aziende che vogliono rendersi competitive all’insegna della ricerca e dell’innovazione. Il nostro obiettivo è far tornare l’imprenditore al centro della progettualità industriale, declinando l’intervento pubblico in funzione delle effettive necessità che ci verranno indicate, evitando le rigidità storiche dei bandi regionali”.

“Questo progetto di eco-packaging intelligente rientra pienamente nella nuova Strategia della specializzazione intelligente che stiamo elaborando e sulla quale investiremo pesantemente ed in modo mirato nella prossima programmazione Ue 2021-2027”.

Sandro Pergolesi, titolare della Cristianpack, a sua volta ha detto: “E’ un’occasione per le piccole e medie imprese marchigiane d’investire sulle tecnologie e sui materiali sostenibili per l’ambiente”. Cesare Rapparini, Aroma System, ha aggiunto: “C’è necessità di trasformare le tecnologie tradizionali in un’ottica ambientale, efficientando processi e risorse”. Il referente del progetto, Fabrizio Faedi, ha spiegato: “La proposta è nata nel segno dell’economia circolare. Mette assieme nuovi materiali partendo dal bio e dal riciclato, con metodi e servizi di nuova generazione”.

Gli investimenti in ricerca e sviluppo saranno di 23,2 milioni di euro, di cui 10,3 realizzati dalle imprese con sede nelle Marche (Cristianpack 4,6 milioni e Co.Pe.Mo 5,6 milioni). Il Mise interviene con 10,2 milioni e le la Regione Marche con 309 mila euro (quota prevista dagli accordi). Rilevanti gli effetti attesi, nel triennio, sui livelli occupazionali, con un incremento occupazionale di 116 unità tra tutte le imprese partecipanti (marchigiane e non), di cui 21 nella Cristianpack di Osimo e 25 nella Co.Pe.Mo di Ancona.

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