Cani da tartufo: webinar molto seguito

Sono circa 80 mila i tartufai tesserati in Italia, ognuno con almeno due o tre cani, il che fa presumere che i cani addetti alla cerca del tartufo, nel nostro Paese, siano 200 mila almeno. Numeri importanti, come quelli registrati durante il secondo webinar organizzato mercoledì 5 maggio dalla comunità del tartufo, coordinata dall’Associazione nazionale Città del tartufo (Anct), a cui hanno partecipato almeno 2 mila contatti, nell’ora e mezza di diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione. Si è parlato proprio di cani da tartufo, del loro addestramento e benessere. A coordinare l’evento il direttore dell’Anct, Antonella Brancadoro.

Sono intervenuti Pier Paolo Mussa, docente di nutrizione animale all’Università di Torino e autore di ‘Allevamento e benessere del cane da tartufo’, Giancarlo Bressano, veterinario, vicepresidente dell’Unione associazioni trifulau piemontesi e membro del Consiglio del Centro nazionale studi tartufo di Alba, e Luigi Di Bacco, addestratore cinofilo e tartufaio di Sulmona (Aq).

Tante le domande che sono arrivate ai relatori, come quali siano le razze di cane più adatte a questa attività: il Lagotto romagnolo, il Setter, il Bracco ungherese, tedesco e italiano, il Cocker Spaniel inglese, il Pointer, lo Spinone, lo Springer, ma anche meticci.

Alla fine del webinar, dal titolo ‘Il cane e il cavatore: un legame che profuma di tartufo’, è stato annunciato un terzo appuntamento, con data ancora da definire, sul tema dell’habitat e dell’ecosistema del tartufo. Si tratta di appuntamenti culturali che accompagnano l’attesa per la decisione che dovrà prendere il Comitato intergovernativo Unesco sulla candidatura italiana ‘Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali’ per l’iscrizione nell’elenco dei beni immateriali dell’umanità.

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