Confesercenti Vicenza: quasi 3 mila assunzioni in meno nel 2020

Anno orribile per l’economia del Vicentino. Nel settore ricettività e ristorazione, nella sola provincia, si contano 1.180 occupati in meno nel 2020 rispetto al 2019.

“Se è vero, infatti, che il numero assoluto di occupati non è sceso – spiega il presidente della Confesercenti di Vicenza, Flavio Convento – è pur vero che le assunzioni sono drammaticamente calate: quasi 3mila in meno in un solo anno. A fare la differenza non sono i licenziamenti, ma le mancate assunzioni. Negli ultimi anni la crescita era stabilmente intorno alle 6-8mila unità in più ogni anno, nel 2020 appena 2700. A soffrire di più, lo ripetiamo ormai da un anno, sono i settori legati al turismo e alla ristorazione. Quest’anno non ci sono state solo meno assunzioni, anche il saldo di occupati totali è negativo di quasi duemila unità. I dati regionali ci dicono anche i periodi in cui si registrano i contratti mancati: sono il secondo e il quarto trimestre. In altre parole, l’estate e il periodo di Natale, quelli che danno lavoro a moltissimi stagionali. Aggiungo che, secondo un’elaborazione dell’Osservatorio Economico Confesercenti, circa il 45% delle nostre imprese ha uno o più dipendenti in cassa integrazione”.

Conventi prosegue: “Il protrarsi di questa situazione incerta sicuramente non aiuterà gli imprenditori a rialzarsi. Per quanto riguarda le nostre categorie, abbiamo subito perdite drammatiche cui non è corrisposto, finora, il dovuto supporto da parte del Governo, da cui sono arrivati solo decreti pieni di iniquità, con sostegni economici assolutamente inadeguati”.

A Vicenza, nel 2019, si registravano +9 mila occupati, +5.445 nel 2019. Nel 2020 il saldo è ancora positivo, ma il trimestre dell’estate vede un calo drammatico. I settori maggiormente in crisi sono la ricettività e la ristorazione. Il saldo occupazione, ossia la differenza tra lavoratori in uscita e in ingresso – nel 2020 è in calo, ma non è negativo. Merito anche del blocco dei licenziamenti. La curva delle assunzioni, però, scende sempre più in basso. Se il numero complessivo dei lavoratori non è sceso, in un anno Vicenza ha perso almeno 2.700 potenziali nuovi posti di lavoro. Nel turismo il numero dei lavoratori è calato di oltre 1.100 unità, ma le assunzioni sono calate anche nel tempo libero (-64 per cento), nell’intrattenimento (-62 per cento), nella cultura (-42 per cento) e nella ristorazione (-41 per cento). Nel commercio al dettaglio le assunzioni nel 2020 sono state quasi mille in meno rispetto al 2019. Soffrono in particolare le attività che vendono articoli per il tempo libero (-50 per cento). In crescita gli ipermercati (+19 per cento).

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