Banca dei Sibillini: nuova filiale a Foligno

La Banca dei Sibillini Credito Cooperativo di Casavecchia SC si allarga all’Umbria e apre a Foligno la sua ottava filiale. Una decisione presa proprio al raggiungimento dei cento anni di vita. Il taglio del nastro è previsto per martedì 6 aprile alle 11, in via Nazario Sauro 27/29.

L’istituto di credito è in continua crescita, ma non perde mai i valori del credito cooperativo. L’apertura di una moderna e funzionale filiale è il segnale che la banca vuole creare anche un luogo di incontro, accogliente, dove i clienti troveranno soddisfazione e dove il personale sarà attento a ogni esigenza.

Vediamo un po’ di storia della Banca dei Sibillini, nata nel 1921 nell’alta valle del Chienti, nei pressi di Visso, in un palcoscenico fatto soprattutto di pastorizia e di un artigianato familiare. Più precisamente, la banca trova spazio a Pieve Torina, il 26 giugno, per merito di 22 cittadini, capeggiati dal parroco Don Amedeo Gioggi, con il nome di Cassa Rurale di Prestiti e Risparmio l’Agricola.

Le Casse Rurali operanti in quegli anni nell’Alto Maceratese erano cinque: la Cassa Rurale e Prestiti di Ussita, la Cassa Rurale di Prestiti e Risparmio “l’Appennina” di Cesi di Serravalle del Chienti, la Cassa Rurale di Prestiti e Risparmio di Casavecchia di Pieve Torina, la Cassa Rurale di Pievebovigliana-Fiordimonte e la Cassa Rurale “Chientina” di Serravalle di Chienti, ma solo quella di Casavecchia riuscì a superare la drammatica crisi economica del 1929.

Dei 22 soci fondatori, cinque erano sacerdoti, 15 piccoli proprietari terrieri, un maestro elementare e uno studente di farmacia. Dal 26 maggio al 27 giugno 1952 la Cassa Rurale e Artigiana di Casavecchia ricevette la visita degli ispettori della Banca d’Italia, eseguita dal giovane Carlo Azeglio Ciampi. Successivamente la banca ha aperto filiali a Camerino, Caldarola, Castelraimondo, San Severino Marche, Tolentino e, nel 2019, il capoluogo Macerata.

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