Castagno: il nuovo piano di settore 2021-2024

Il nuovo piano di settore castagno per il periodo 2021-2024 è stato al centro dell’ultima riunione del tavolo tecnico convocata dal ministero delle Politiche agricole. L’Italia è tra i principali produttori ed esportatori mondiali di castagne, con un patrimonio di varietà di ‘Castanea sativa’ che rappresentano una eccellenza di termini qualitativi e di biodiversità.

La nostra importanza sui mercati esteri è però sempre più minacciata dalla concorrenza estera, ma anche dalle emergenze fitosanitarie. Il castagno, inoltre, ha assunto in passato e ricopre ancora oggi un ruolo preminente tra le formazioni forestali italiane, non solo per l’elevata produttività, la qualità e la varietà degli assortimenti legnosi, ma soprattutto per la consistente presenza sul territorio nazionale.

Nei 10,5 milioni di ettari occupati da boschi, la frazione investita a castagno rappresenta il 7,53% di quella forestale, per un totale di circa 780.000 ha. Il castagno svolge diverse funzioni: produttive, protettive, naturalistiche, paesaggistiche, ricreative, didattiche.

Tenuto conto del forte legame tra il castagno e l’identità territoriale, la valorizzazione delle produzioni non può prescindere dal considerare questi diversi aspetti della multifunzionalità. Per Coldiretti è fondamentale che, all’interno del piano castanicolo, vengano individuate le priorità e le tempistiche di intervento, nonché adeguate risorse per la loro realizzazione.

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