Gelato Day: in Puglia il covid fa crollare i consumi del 40 per cento

Ieri, in occasione del Gelato Day, Coldiretti Puglia ha fornito stime dei consumi di coni e coppette. Nella regione si parla di un calo del 40 per cento per il gelato artigianale a causa delle chiusure forzate e dei limiti allo spostamento. In Puglia, ci sono circa 3 mila gelaterie artigianali, per cui lavorano 5.500 addetti. Il settore è cresciuto negli ultimi anni, prima dell’arrivo del covid, anche grazie ai gelati prodotti dagli agricoltori con latte d’asina, latte di capra e olio extravergine d’oliva.

Quest’anno, dunque, la pandemia si è abbattuta come una scure sulle 39 mila gelaterie nazionali che danno lavoro a 75 mila persone. La Puglia, come detto, ha seguito questo trend. “A pesare è stata sicuramente l’assenza nel 2020 di 3,8 milioni di turisti stranieri in Puglia che sono tradizionalmente i più entusiasti consumatori del gelato Made in Italy, anche perché il successo del gelato è dovuto anche alla destagionalizzazione dei consumi, oltre al consumo come rompi digiuno nelle pause di lavoro, ma anche in relax al mare in spiaggia o anche come alternativa al pasto nelle giornate più calde. In controtendenza il boom delle consegne a domicilio che tuttavia non riesce certamente a compensare il forte calo del consumi al tavolo e da asporto”, commenta Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

La situazione si ripercuote sul resto della filiera, visto che nelle gelaterie italiane si usano 220 milioni di litri di latte, 64 milioni di chili di zuccheri, 21 milioni di chili di frutta fresca e 29 milioni di chili di altri prodotti. Il Gelato Day è anche un invito, con la primavera, a riprendere coni e coppette, anche se con i cambiamenti climatici oramai questo è diventato un alimento che si consuma con facilità anche in altre stagioni diverse dall’estate.

Il preferito è sempre il gelato artigianale ai gusti storici, ma molte gelaterie offrono specialità della casa per tradizionalisti, esterofili, naturalisti, persone a dieta e che cercano il chilometro zero con frutta e verdura locali, ma anche con formaggi Dop e grandi vini.

“Da segnalare negli ultimi anni il boom delle agrigelaterie che garantiscono – spiega il presidente Muraglia – la provenienza della materia prima dalla stalla alla coppetta con gusti che vanno dal latte di asina a quello di capra fino alla bufala, alla pecora e all’olio extravergine di oliva. Nelle agrigelaterie è particolarmente curata la selezione degli ingredienti, dal latte alla frutta, che sono rigorosamente freschi con gusti a “chilometro zero” perché ottenuti da prodotti locali che non devono essere trasportati con mezzi che sprecano energia ed inquinano l’ambiente”.

Negli ultimi tempi la svolta salutista ha portato a una maggiore attenzione per i gusti di stagione e locali, ottenuti con prodotti caratteristici del luogo. Ecco quindi assurgere a ruolo di primo piano i gelati al basilico o al prosecco, così come le gelaterie che si riforniscono dai produttori agricoli, creando gusti rigorosamente a km zero. Coldiretti Puglia dice: “Nelle agrigelaterie è particolarmente curata la selezione degli ingredienti, dal latte alla frutta, che sono rigorosamente freschi con gusti a chilometro zero perché ottenuti da prodotti locali che non devono essere trasportati con mezzi che sprecano energia e inquinano l’ambiente”.

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