Vinitaly 2021: Consorzio Tutela Lambrusco favorevole al rinvio al 2022

Claudio Biondi, presidente del Consorzio Tutela Lambrusco, nato lo scorso 1° gennaio dopo la fusione dei tre precedenti enti di valorizzazione e salvaguardia del vino emiliano, interviene sulla decisione di spostare la manifestazione Vinitaly 2021 al prossimo anno: “Siamo assolutamente d’accordo con il dottor Mantovani, i dirigenti della Fiera di Verona e i presidenti delle organizzazioni di filiera nel valutare che Vinitaly 2021 deve essere rinviata”.

Aggiunge il numero uno del Consorzio Tutela Lambrusco: “Fin da metà febbraio – alla richiesta di partecipare a una posizione edizione in giugno del Salone internazionale del vino e dei distillati – dopo aver sentito il parere dei nostri consorziati, ci eravamo detti contrari. A seguito delle opportune valutazioni, visti i protocolli di sicurezza che erano stati ipotizzati – non conciliabili con le esigenze dei nostri produttori – ci eravamo detti sfavorevoli. Si tratta di una decisione molto sofferta, ma inevitabile”.

Dice ancora Biondi: “Una scelta saggia, dettata anche dal fatto che, per via dell’inasprirsi dell’emergenza sanitaria, molti buyer e interlocutori di riferimento a livello internazionale non avrebbero potuto partecipare alla manifestazione”.

L’ipotesi di rimandare l’edizione 2020 in autunno non avrebbe trovato il consenso dei piccoli produttori: “L’idea di rinviare Vinitaly a settembre non sarebbe stata pensabile per le Cantine a gestione famigliare. Le nostre realtà di dimensioni minori in quel periodo dell’anno hanno tutte le risorse completamente assorbite nelle operazioni legate alla vendemmia e alla vita della cantina e non avrebbero quindi comunque potuto partecipare al Salone”.

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