Movimento turismo dell’olio: pugliese il primo presidente

È pugliese il primo presidente del neonato Movimento turismo dell’olio (Mto), che conta un centinaio di frantoiani associati. Il numero uno è infatti Donato Taurino, affiancato dalla direttrice e ideatrice Vittoria Cisonno. Obiettivo è promuovere e valorizzare la tradizione italiana dell’olio, che può contare su olive di eccellente qualità, estratte a freddo in frantoi dotati di impianti certificati che consentono la conservazione perfetta della materia prima, e verificare la tracciabilità di filiera che dà la possibilità di avere un prodotto controllato in tutte le sue fasi.

La Puglia, anni fa, ha già dato vita al Consorzio MTOlio Puglia, che conta 23 soci coltivatori e che ha organizzato Abc Olio e Ulivo Day, eventi per turisti gourmet per far conoscere le qualità gustative e olfattive dell’olio evo e per dare un’identità ai frantoiani artigiani.

Ad avere l’idea dell’olioturismo, dieci anni fa, è stata Vittoria Cisonno, che ha costituito MTOlio Puglia, sulla scorta dell’esperienza del Movimento turismo del vino. Protagonista assoluto è l’oro verde di Puglia, alimento che gli studi scientifici hanno riconosciuto come un farmaco naturale grazie agli elementi organolettici e nutrizionali. ‘Farmaco naturale’: questa fu la definizione di Antonio Moschetta, docente di Medicina interna dell’Università di Bari e studioso dell’olio evo e dei suoi effetti sulla nostra salute.

‘Il comparto produttivo oleicolo italiano – spiega Vittoria Cisonno – è maturo per avviare un lavoro sinergico a tutto vantaggio di un prodotto che merita di essere comunicato e conosciuto in tutto il mondo per le sue caratteristiche che lo rendono unico. Con le iniziative ecosostenibili intendiamo promuovere l’oleoturismo come modalità di turismo slow in armonia con la natura. Ci aiuterà la tecnologia con il sito web per la promozione dell’extravergine e la commercializzazione di esperienze oleoturistische e video emozionali, utili per la campagna di marketing con cui si racconterà il Movimento Turismo dell’Olio. L’in-formazione è la chiave di volta: formare e informare i consumatori sull’extravergine, le cultivar regionali, le vdenominazioni d’origine, oltre che formare i singoli operatori sulla ricezione oleoturistica, aiutarli a costruire una proposta interessante e a raccontarsi emozionando, è di fondamentale importanza per riuscire nel progetto. Con la rete che attiveremo intendiamo unire il pubblico con il privato, ispirandoci al recente ‘Patto di Spello’ per creare un coordinamento tra MTV, MTO, Città del Vino, Città dell’Olio, ed una rete di ristoratori al fine di dialogare in maniera univoca con le istituzioni locali e nazionali’.

Donato Taurino aggiunge: “Con il Movimento turismo dell’olio vogliamo aprire al turismo dell’olio le porte dei nostri frantoi per mostrare tutte le fasi della lavorazione perché i consumatori oggi esigono di essere informati su tutto ciò che arriva sulle loro tavole e soprattutto capire il valore di un’agricoltura rispettosa dell’ambiente. Conoscere i territori di produzione, il lavoro che sta alla base di ogni litro di olio di qualità, le storie ed il sapere degli agricoltori e dei frantoiani, contribuisce a dare valore al prodotto. Siamo convinti che il turismo legato alle terre dell’olio extravergine, al pari del vino, rappresenti il fiore all’occhiello del made in Italy e dunque un volàno strategico per l’economia del nostro Paese che vanta un patrimonio olivicolo unico al mondo per varietà (circa 500 cultivar) e fascino paesaggistico. Ma c’è ancora un enorme potenziale inespresso che intendiamo tirar fuori attraverso l’impegno del MTO che punta a coinvolgere attivamente aziende di qualità e tutte le regioni del Paese”.

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