A dicembre tornano a calare gli occupati e si registra un incremento dei disoccupati e degli inattivi. E’ quanto emerge da un nuovo rapporto Istat pubblicato sul sito istituzionale dell’istituto.
La diminuzione dell’occupazione (-0,4% rispetto a novembre, pari a -101mila unità ) coinvolge le donne, i lavoratori sia dipendenti sia autonomi e caratterizza tutte le classi d’età , con l’unica eccezione degli ultracinquantenni che mostrano una crescita; sostanzialmente stabile la componente maschile. Nel complesso il tasso di occupazione scende al 58,0% (-0,2 punti percentuali).
Il numero di persone in cerca di lavoro torna a crescere (+1,5%, pari a +34mila unità ) in modo generalizzato e solo per 15-24enni si osserva una diminuzione. Il tasso di disoccupazione sale al 9,0% (+0,2 punti) e tra i giovani al 29,7% (+0,3 punti).
A dicembre, il numero di inattivi cresce (+0,3%, pari a +42mila unità ) tra donne, 15-24enni e 35 49enni, mentre diminuisce tra gli uomini e le restanti classi di età . Il tasso di inattività sale al 36,1% (+0,1 punti).
Nonostante il calo di dicembre, il livello dell’occupazione nel trimestre ottobre-dicembre 2020 è superiore dello 0,2% a quello del trimestre precedente (luglio-settembre 2020), con un aumento di 53mila unità .
Nel trimestre calano le persone in cerca di occupazione (-5,6%, pari a -137mila) e aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,1%, pari a +17mila unità ).
Le ripetute flessioni congiunturali dell’occupazione registrate tra marzo e giugno 2020, unite a quella di dicembre, hanno portato l’occupazione a un livello più basso di quello registrato nel dicembre 2019 (-1,9%, pari a -444mila unità ). La diminuzione coinvolge uomini e donne, dipendenti (-235mila) e autonomi (-209mila) e tutte le classi d’età , ad eccezione degli over50, in aumento di 197mila unità , soprattutto per effetto della componente demografica. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 0,9 punti percentuali.
A dicembre 2020, le ore pro capite effettivamente lavorate settimanalmente, calcolate sul complesso degli occupati, sono pari a 28,9, livello di 2,9 ore inferiore a quello registrato a dicembre 2019; la differenza scende a 2,5 ore tra i dipendenti, per i quali il numero di ore lavorate è pari a 28,0.
Nell’arco dei dodici mesi, diminuiscono le persone in cerca di lavoro (-8,9%, pari a -222mila unità ), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+3,6%, pari a +482mila).
Dal 1° gennaio 2021 è stata avviata la nuova rilevazione Forze di lavoro che recepisce il Regolamento (Ue) 2019/1700. Secondo quanto previsto dal Regolamento, e come anticipato dalla nota per la stampa del 10 dicembre 2020, l’uscita del dato di gennaio 2021 è posticipata al 6 aprile contestualmente al rilascio del dato di febbraio. L’Istat renderà disponibili a breve informazioni di maggiore dettaglio