Cna Marche: professionisti non iscritti a Ordini senza ristori

Sono tanti i professionisti non iscritti a Ordini, ben 39 tipologie, che sono letteralmente dimenticati dai ristori. Si va dai cuochi ai chinesiologi, dagli artiterapeuti ai wedding planner, dai tributaristi ai massaggiatori, dalle guide turistiche ai periti assicurativi, dai fotografi agli osteopati.

Secondo l’Osservatorio Professioni Cna, nelle Marche i professionisti non iscritti a Ordini e Albi sono 9 mila, l’1,5 per cento degli occupati, e contribuiscono con 130 milioni di redditi annui al Pil regionale.

Gino Sabatini, presidente di Cna Marche, dice: “Quest’anno un professionista su due, tra quelli non iscritti a un ordine, è stato costretto a fermarsi durante la crisi pandemica. E tra quanti di loro sono stati nelle condizioni di continuare a lavorare, solo uno su sei lo ha potuto fare senza apportare sostanziali modifiche alla sua organizzazione”.

Situazione pesantissima, dunque, specialmente tra i professionisti non ordinisti che prestano servizio alla persona. Il calo del fatturato, nel 2020, è stato del 41,3 per cento. Senza ristori. Secondo l’inchiesta della Cna, il 56,4 per cento ha indicato come maggior problema la perdita di fatturato, il 35,3 per cento la perdita della clientela. Per il 47 per cento, ci sono i costi fissi da affrontare, affitti, bollette, tributi e contributi.

Il professionista senza albo professionale, sempre secondo l’Osservatorio Cna Professioni, ha di media 46 anni. Ha un alto livello d’istruzione. Il 48 per cento ha una laurea, il 49 per cento il diploma. È attento alla formazione professionale. L’80 per cento ha conseguito titoli specifici per migliorare le competenze professionali. Oltre la metà ha collaboratori.

“Chiediamo attenzione – dichiara Otello Gregorini, segretario Cna Marche – per queste categorie di lavoratori, spesso dimenticati dai provvedimenti emanati per andare incontro alle difficoltà delle categorie economiche. Esclusi da provvedimenti in grado di garantire sostegni di ampio respiro, per non soccombere di fronte alle conseguenze economiche provocate dal Covid. Le politiche per la ripartenza devono rappresentare una occasione irripetibile per investire nel futuro dei professionisti non ordinisti ed aiutarli a non cessare l’attività”.

Cna Marche chiede l’attuazione dell’Iscro, l’ammortizzatore sociale per i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata dell’Inps, l’aumento delle risorse per l’esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali, la determinazione dell’equo compenso anche per gli autonomi, l’aumento della detassazione delle spese per la formazione professionale.

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