Casa natale di Pirandello: si parte con i lavori di restauro

Martedì 19 gennaio sono stati consegnati i lavori per la sistemazione della Casa natale di Luigi Pirandello, nella contrada ‘Caos’, a quattro chilometri da Agrigento. Si tratta di una costruzione rurale del Settecento che subirà interventi di miglioramento e salvaguardia, di adeguamento strutturale con l’abbattimento della barriere architettoniche.

I lavori dureranno tre mesi e saranno fatti dalla ditta Scancarello di Palermo per 133.832,00 euro. Progettista e direttore dei lavori è il sovrintendente dei Beni culturali di Agrigento, Michele Benfari.

“I musei regionali – afferma il presidente della Regione, Nello Musumeci – appaiono tristi e fuori dal tempo. Quello dedicato a Luigi Pirandello, in particolare, costituiva offesa al buon senso. Con i lavori che stiamo avviando realizzeremo uno spazio culturale all’avanguardia, senza sacrificare il valore scientifico del materiale conservato”.

“Luigi Pirandello è un testimone prezioso. Abbiamo il dovere morale di mantenere viva e in buono stato la memoria dei luoghi che testimoniano l’esistenza dei siciliani illustri. Gli interventi appena avviati nella Casa-Museo di Pirandello – dice l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – rappresentano un’opera di mantenimento necessaria a garantire la memoria storica di un luogo molto prezioso non solo per i siciliani ma per il mondo intero. La casa-museo di Pirandello, con la sua posizione suggestiva e con il patrimonio letterario, umano e storico che conserva, rappresenta una preziosa testimonianza di memoria e di identità da preservare e valorizzare. Il prossimo intervento, su cui il Governo regionale intende impegnarsi, è la digitalizzazione del museo su cui la Soprintendenza di Agrigento ha già avviato uno studio”.

Pirandello, che è stato drammaturgo, scrittore e poeta, ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura nel 1934. E’ considerato tra i più importanti personaggi della cultura del XX secolo. La villa, dove ha sede la Casa Museo Pirandello, appartenne ai Ricci Gramitto, avi di parte materna dello scrittore, fin dal 1817. Qui trovò rifugio la famiglia Pirandello, nel 1867, per sfuggire alla grave epidemia di colera che aveva colpito tutta la Sicilia. Nel 1944 fu danneggiata dallo scoppio di un deposito di munizioni dopo un bombardamento americano, nel 1949 è stata dichiarata monumento nazionale. Nel 1952 fu acquisita dalla Regione Sicilia che iniziò i lavori di restauro e di sistemazione, sia della Casa sia della piccola strada di collegamento al pino marittimo, l’albero sotto il quale il drammaturgo scrisse alcune delle sue più celebri opere.

Oggi le stanze, che guardano verso la campagna, ospitano tantissime fotografie, recensioni e onorificenze, prime edizioni di libri con dediche autografe, quadri d’autore dedicati a Luigi Pirandello, locandine delle sue opere migliori rappresentate nei teatri più importanti al mondo. Periodicamente vengono ospitate mostre temporanee dedicate a Pirandello. Dal 1987 la Casa natale costituisce un unico istituto con la Biblioteca Luigi Pirandello.

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