Clementine: stato di grave crisi

Crisi per le clementine, come fa sapere Confagricoltura a proposito dell’agrume che ha nella Calabria il primo produttore nazionale e che inizia la campagna di commercializzazione che si chiuderà a fine febbraio, con le varietà tardive.

In estate, la siccità ha favorito la crescita di quelle di piccole e medie dimensioni; a ottobre e novembre, le alte temperature hanno poi penalizzato i consumi, così come la pioggia di fine novembre ha compromesso la durata delle clementine, con scarti che sono arrivati al 50-60 per cento dei frutti. Solo nell’ultima settimana, il prezzo medio è sceso del 44 per cento rispetto a quello dell’anno passato.

Confagricoltura, dunque, stima perdite del valore della produzione di oltre 70 milioni di euro su un totale di 170 milioni. L’associazione sottolinea: “Le piogge persistenti e l’elevata umidità delle ultime settimane hanno continuato a compromettere qualità e conservazione dei frutti, favorendo lo sviluppo di marciumi, pregiudicando anche l’ultima fase della campagna, quella della commercializzazione di varietà tardive. Ma non solo: la crisi che ha investito le clementine si ripercuote su tutti gli agrumi”.

Confagricoltura ha parlato di questa profonda crisi del settore alle istituzioni. Servono specifiche e veloci misure nazionali. La Regione Calabria ha deliberato lo stato di crisi del comparto, attivando le procedure per interventi straordinari di sostegno per le aziende; a ruota si muoverà la Basilicata. Confagricoltura chiede subito un intervento straordinario come quello concesso per le produzioni ortive di IV e I gamma evoluta. Servono poi sgravi contributivi e previdenziali per il settore nel semestre gennaio/giugno 2021, simile al provvedimento adottato con il DL Rilancio.

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