Recovery Plan europeo: la misura economica a favore dell’Italia, secondo il 62 per cento delle imprese umbre, arriverà tra un anno soltanto. Sono soldi che dovrebbero sistemare il caos creato dal covid-19. Questo dato emerge dalla prima indagine dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su un campione nazionale di aziende.
Il rischio, dunque, è che gli aiuti europei arrivino troppo tardi, quando forse molte aziende avranno dovuto già chiudere i battenti e molte persone saranno state di conseguenza licenziate. A marzo, infatti, scade il blocco dei licenziamenti. È necessario intervenire al più presto snellendo tutte le procedure burocratiche che rischiano di far perdere tempo utile a salvare aziende e posti di lavoro.
Solo un 13 per cento di imprese crede che si potrà avere tutto in sei mesi, per il 25 per cento addirittura ce ne vorranno due di anni prima di poter ‘festeggiare’ l’arrivo dei fondi da Bruxelles. Uecoop sottolinea: “I diversi orientamenti rispetto all’atteso piano di sostegno all’Italia sono il sintomo di una sofferenza sociale ed economica che colpisce imprese e famiglie mettendo a rischio il sistema economico nazionale. L’evolversi della situazione sta mettendo a dura prova la resilienza delle oltre 80mila cooperative italiane che offrono lavoro a più di 1 milione di persone, dall’agroalimentare alla scuola, dalle costruzioni alla logistica, dal commercio all’informatica, dall’assistenza sociale ai servizi di sicurezza e vigilanza generando un fatturato annuo che supera i 150 miliardi di euro”.