Sicilia: qui i primi impianti solari termodinamici italiani

In Sicilia nasceranno i primi impianti solari termodinamici, uno a Partanna, nel Trapanese, e l’altro nel capoluogo di provincia. Con la supervisione tecnica di Enea, i due nuovi impianti integreranno l’energia solare a concentrazione con il fotovoltaico. I committenti dei due progetti sono le aziende nostrane Sol.In.Par Srl e Stromboli Solar Srl, con Fata Spa del Gruppo Daniele che costruirà materialmente le strutture.

L’impianto di Partanna avrà un’estensione di 83 mila metri quadrati, come dieci campi da calcio, con potenza installata di 4,26 megawatt elettrici, in grado di produrre energia elettrica per 1.400 famiglie, ossia il 30 per cento della popolazione del territorio comunale.

Enea, oltre al ruolo di supervisore, avrà compiti di varia natura: verifica delle performance, integrazione dell’impianto solare a concentrazione con la tecnologia fotovoltaica. Spiega il direttore del Dipartimento tecnologie energetiche e fonti rinnovabili dell’ente, Giorgio Graditi: “Prevediamo di raggiungere una capacità di accumulo di energia termica pari a 180 wattora, che equivalgono a 15 ore di funzionamento dell’impianto a pieno carico, anche in assenza della radiazione solare. L’integrazione di sistemi di accumulo di energia termica rappresenta un aspetto rilevante, poiché consente di poter disaccoppiare la raccolta dell’energia solare, che dipende dal ciclo giorno-notte e dalle condizioni meteo dalla produzione di elettricità, legata invece alla richiesta da parte degli utilizzatori.

Entro il 2021, Enea metterà a regime una piattaforma sperimentale per la caratterizzazione di componenti per la fornitura di calore industriale a media e ad alta temperatura. Progetto che sarà inserito nel programma triennale di ricerca di sistema elettrico del ministero dello Sviluppo economico.

In Italia, gli impianti di grandi dimensioni, ossia superiori a 20 – 50 megawatt, sono difficili da costruire in quanto dipendono dalle condizioni geografiche del territorio e da vincoli autorizzativi. Come sottolineato, però, da Alfredo Balletti, azionista e direttore esecutivo di Comal Group – società specializzata nella realizzazione di impianti fotovoltaici di grandi dimensioni, l’integrazione tra batterie e ricarica tramite energia solare “è una scommessa da vincere”.

Dice ancora Graditi: “Il mercato del calore di processo può rivelarsi un efficace strumento di promozione del solare termodinamico da sfruttare in diversi settori industriali, dal tessile alla produzione di idrogeno da biomasse e acqua. Il consumo energetico dell’industria rappresenta circa il 32 per cento di tutta l’energia globalmente richiesta, e di questa quota solo il 26 per cento è attribuibile ai consumi elettrici”.

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