Nata Unoe, Unione nazionale organizzatori eventi

E’ nata ufficialmente Unoe, l’Unione nazionale organizzatori eventi. Ne fanno parte 48 tra le aziende più rappresentative italiane tra gli organizzatori di eventi. Il settore finora era stato trascurato e sottovalutato, nonostante volumi d’affari molto importanti e un indotto di tutto rispetto sul territorio. Un settore che sostiene tra l’altro artigianato, tipicità, prodotti Dop e Igp, ed è portatore di qualità, tradizione, diversità nel mercato globalizzato.

I soci sono organizzatori di fiere in Italia e oltre confine, organizzatori di eventi enogastronomici tipici (street food, wine taste festival), organizzatori di mostre mercato caratteristiche, sagre tipiche, eventi storici e tematici, wedding planning e convention. Nel loro indotto coinvolgono espositori, standisti, seller, tra cui preziosi artigiani, antiquari, designer, agricoltori a chilometro zero. Senza poi dimenticare tutti gli altri personaggi chiave che partecipano all’organizzazione di un evento: allestitori, steward, addetti alla sicurezza, all’antincendio, alla pulizia, operatori sanitari, assistenti. E coloro che forniscono consulenza specialistica, quali architetti, grafici, ingegneri, comunicatori. Infine, addetti ai trasporti e ricettività.

Il neo presidente è Alessandro Pollak, che porta subito all’attenzione i problemi di questo settore così trasversale: “U.N.O.E nasce in seguito a un fermo totale di un settore che nessuno sta considerando a livello istituzionale. Siamo stati bloccati per primi, da fine febbraio, e ora per ripartire ci eravamo adeguati alle linee guida regionali (per ciascuno diverse), con costi importanti per rispettare le regole di sanificazione e controllo, mentre ora, dopo nemmeno tre mesi, siamo di nuovo fermi con un calo di fatturato che supera il 90% quest’anno”.

“Ci siamo uniti, perché nel rispetto della salute, vogliamo in ogni caso dare valore al nostro lavoro – prosegue il presidente – ci sono 183.000 ambulanti e PMI che gravitano attorno ai nostri eventi, lavorano per lo più all’aperto, in piena tutela dei lavoratori e dei consumatori”. Unoe spera che il Governo preveda un ristoro specifico per la categoria costretta a incrociare le braccia.

“Il DL Ristori prevede il sostegno a fondo perduto per la nostra categoria solo per il mese di aprile 2019 – specifica il presidente – ma non possiamo basarci su introiti mensili, poiché nel nostro comparto il fatturato di un singolo mese può essere legato alla realizzazione di un evento, e quello dopo può essere pari a zero, quindi va assolutamente integrato”.

Unoe chiede poi che i fondi non siano stanziati fino a esaurimento, ma in modo proporzionale. In questo modo, gli organizzatori di eventi di piccole dimensioni verrebbero penalizzati rispetto a coloro che presiedono a grandi fiere internazionali.

Le aziende poi guardano anche al futuro prossimo, al 2021, e invocano per quella data una pianificazione perché tra riapertura e programmazione reale corrono tempistiche importanti, in cui gli investimenti per comunicazione, commercializzazione e promozione non sono coperti dal solito flusso di cassa.

“Si tratta di una serie di aspetti specifici del comparto che sarebbero stati presi in considerazione se avessimo potuto partecipare alla pianificazione delle normative che riguardano la nostra categoria – conclude Alessandro Pollak – a questo scopo ci siamo uniti, per dare alle Istituzioni un interlocutore in rete, confidando di essere ascoltati e chiamati in causa da ora in avanti”.

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