Confartigianato Sicilia, Pezzati: “Tante iniziative per micro e piccole imprese”

Le montagne russe. Questa la descrizione più giusta per la situazione dell’artigianato siciliano. Come rappresentato dal presidente di Confartigianato Sicilia, Giuseppe Pezzati: “Ad aprile c’era stato un crollo, da maggio a settembre ci sono stati diversi rimbalzi positivi con un recupero costante, anche dal punto di vista dell’occupazione, delle esportazioni e della vendita al dettaglio. Con la nuova stretta, però, c’è stato un peggioramento che si unisce all’incertezza”.

Già, il covid sta condizionando pesantemente questo 2020: “Rispetto al 2019, quest’anno ha mostrato riduzioni in tutti i comparti, intense. Soprattutto per le piccole imprese, quelle del trasporto persone, della moda, del legno-arredo e del benessere. Il settore anticiclico è stato quello alimentare, ma per il resto hanno pianto tutti”. La paura delle ultime settimane “compromette la ripresa che c’era stata. Noi abbiamo messo in conto due scenari: una recrudescenza dei contagi da ottobre a gennaio 2021, anche senza lockdown totale; la caduta della domanda mondiale”.

L’Italia lascia sul terreno diversi punti di Prodotto interno lordo: “Entro il 2020 ci sarà un calo dell’1,5 per cento, pari a 23-24 miliardi, che nel 2021 saranno fino a 61 miliardi. Solo nel 2023 ci potrà essere un recupero. Rispetto a prima della crisi del 2007, il Pil lascia sul terreno 2 punti e mezzo percentuali. In Sicilia, perdiamo 1,1 miliardi nel 2020 e 2,6 miliardi nel 2021 per una minore crescita di 3,7 miliardi. Certamente, non è uno dei migliori scenari”.

In Sicilia ci sono 72 mila aziende artigiane che danno lavoro a 125 mila persone. Confartigianato ne associa 13 mila per 30 mila addetti. Per questi, l’Associazione sta facendo il possibile: “Non abbiamo mai smesso. Abbiamo il Cruscotto informativo totalmente votato al covid-19. Abbiamo riorganizzato tutte le comunicazioni, ci sono i provvedimenti aggiornati costantemente per cittadini e imprese. C’è uno spazio per domande e risposte raccolte per macro-tematiche. Interveniamo a livello nazionale su argomenti come l’edilizia, l’autotrasporto, il credito, la sanità e i rapporti con i sindacati. Abbiamo fatto tanto e faremo ancora per la riduzione del carico fiscale, il credito d’imposta e le locazioni commerciali. Stiamo attenzionando il superbonus 110 per cento, un treno da prendere per il settore delle costruzioni e dell’impiantistica. Organizziamo webinar, supportiamo le imprese costrette a casa. Abbiamo creato uno spazio dedicato all’eccellenza agroalimentare dove troviamo iniziative a favore degli imprenditori: con un click si acquistano da casa centinaia di prodotti. Da Palermo è nato il progetto Percorsi accoglienti, che mette in primo piano piccole e micro imprese che fanno ospitalità, per riscoprire le tradizioni. Dal Governo ci attendiamo che le misure di ristoro siano commisurate all’impatto dato dalle restrizioni e che i tempi siano brevi per evitare molte chiusure”.

Si vive giorno per giorno: “Natale una speranza per la ripresa? Per alcuni settori si tratta di un evento importante, ma ora mi sembra un po’ presto e c’è troppa incertezza per parlare di ciò che avverrà nel periodo natalizio”. Molte aziende associate si sono lanciate nel web: “Sono migrate velocemente, reagendo così all’emergenza. Siamo al passo con i tempi, ma su internet naturalmente si trova la grande concorrenza dei colossi del web”. A livello fisico e non virtuale, “a Palermo c’è grande attesa per la Cittadella natalizia, ma non potrà esporre negli stand il lavoro fatto dagli artigiani. Del resto, ci troviamo in una situazione completamente nuova: mai avremmo pensato che le economie mondiali dovessero fermarsi per mesi, che economie e persone fossero così fragili. Non dobbiamo però abbandonare la sfida, tutta da vincere. Servono tanta testa e cuore, quelle qualità che le nostre piccole imprese hanno all’interno, sperando che si riprendano tutte”.

L’ultimo capitolo riguarda il fenomeno dell’usura, un male che si aggiunge al covid: “Confartigianato ha uno sportello anti racket per non far sentire solo l’imprenditore violentato da questa delinquenza. Dobbiamo stare molto attenti, specialmente nell’edilizia con il superbonus e con i cantieri. Ricordiamoci che la mafia non va in ferie né si ferma in estate come il virus. È un brutto bubbone che va sedato e va controllato in modo tale che le imprese non abbiano da essere minacciate. L’usura è pericolosissima, si insinua dove ci sono parecchi soldi. Noi siamo contro ogni tipo di estorsione. Va immediatamente denunciata. Invito anche le forze dell’ordine a controllare un po’ il territorio, devastato già dalla mafia”.

Exit mobile version