Congionti (Agriturist): “Il turismo rurale ha sconfitto il Covid”

Sono 55 anni che Agriturist, associazione che appartiene a Confagricoltura, raccoglie le aziende agricole che fanno agriturismo: “Di più, l’agriturismo è nato con Agriturist, grazie ad alcuni giovani di Confagricoltura che decisero di dare vita a questo grande fenomeno culturale, economico, di grande valore per l’Italia intera. Agricoltori illuminati, tanto è vero che oggi tanti sono gli Stati che ci studiano e che studiano il nostro modo di fare e di accogliere”.

A parlare così è Augusto Congionti, da un anno presidente di Agriturist, “ma sono 33 che faccio agriturismo, sui Monti Sibillini marchigiani”. Il turismo rurale, nell’anno del covid, ha dimostrato la sua importanza. Riscoperto dai turisti dato che concede spazi aperti e distanziamento sociale naturale : “A febbraio già si diceva che l’agriturismo e le aziende agricole avrebbero offerto ciò che la gente chiedeva: gli spazi, il benessere diffuso. Tra metà luglio e agosto molte di queste imprese hanno avuto un andamento migliore rispetto al 2019 grazie al turismo di prossimità, essenzialmente per merito del turismo interno”. Si può dire che il turismo rurale ha battuto il covid? “Beh, i problemi economici rimangono e sono pesanti perché fino a una parte di luglio siamo rimasti bloccati completamente, sia come agriturismo sia come vendita diretta di prodotti agricoli, in estate ci sono stati diversi passaggi positivi e interessanti, settembre ha confermato questa tendenza. Questa si è imposta come la vera vacanza all’aria aperta”.

Una volta che sono stati scoperti, difficilmente gli agriturismi saranno dimenticati: “La riscoperta del territorio di prossimità porterà sempre di più a uno sviluppo e a un interesse per il turismo rurale. Questo è un segmento di successo. Da 55 anni, ha dato molto e darà ancora di più visto che la gente si è innamorata dei percorsi religiosi, naturalistici, dei sentieri, delle ippovie. Sono infinite le forme di turismo all’aperto che i visitatori trovano nelle aziende diffuse sul territorio”.

Tante esperienze diverse: “Possiamo dire che, oltre a 24 mila aziende agrituristiche in Italia, ci sono quasi 24 mila esperienze turistiche differenti. Le aziende di Agriturist hanno la caratteristica di lavorare e innalzare sempre di più la qualità dei servizi offerta, di spiccare per la caratterizzazione del prodotto che danno al turista. Le tante attività che si stanno progettando anche per il futuro dimostrano la vitalità del settore. Anche per il 2021 proseguiremo su questa strada. L’agriturismo sarà l’assoluto protagonista del turismo naturalistico e delle tante opportunità di attività da fare fuori di casa. Attività che peraltro vanno a vantaggio di tutto il territorio”. Nel 2021, dunque, ancora una volta lo slogan sarà: “L’importanza della campagna”: “Noi facciamo formazione e informazione, iniziative pratiche sul territorio, poi ci sono le attività nuove che le singole aziende portano avanti. Saranno sempre di più e sempre più interessanti, così come i servizi per vivere lo spazio rurale, inclusi i boschi. Agricoltore/operatore agrituristico sarà il protagonista del turismo anche e ancora di più nei prossimi anni”.

Non va dimenticato anche il turismo che proviene da oltre confine, fermato solo dal coronavirus e soltanto temporaneamente: “Il turista straniero è il turista più presente in alcuni territori che riescono a lavorare proprio grazie alla sua presenza. Il turista straniero permette anche di rompere un po’ la stagionalità. Sono tante le aziende agricole che negli anni hanno saputo stringere legami con l’estero grazie a una serie di proposte che hanno portato ad avere ospiti da fuori Italia. L’agriturismo è molto apprezzato, così come l’enogastronomia italiana con prodotti agricoli. E ancora: la biodiversità, tanti arrivano dall’estero attratti da questa caratteristica italiana”.

Una richiesta arriva da parte di Congionti: “E’ necessario avviare una intensa attività da parte del Governo di aiuti alle aziende agrituristiche che, nei mesi di emergenza sanitaria, hanno lasciato sul terreno buona parte del loro bilancio. Servono iniziative economiche volte ad agevolare il nostro settore. Chiediamo a gran voce che le risorse non spese del bonus vacanza siano indirizzate agli operatori turistici e quindi anche ai nostri. Spero in atti concreti da parte del Mibact e del ministero dell’Agricoltura. Noi stiamo dando il nostro contributo di idee conoscendo il settore. Il Governo non dimentichi che noi abbiamo continuato a dare molto anche nel periodo della pandemia, non facendo mai mancare le derrate alimentari”.

Agriturist si fa portavoce delle richieste di oltre 4.500 aziende agrituristiche associate: “Noi rappresentiamo le aziende agricole più grandi, che danno lavoro a circa 90 mila persone con un impatto di giornate lavorative molto importante. Un comparto vivo dell’azienda agricola, con forte propensione all’innovazione, che si confronta sempre di più con la popolazione. Aziende che valorizzano le produzioni agricole con la ristorazione agrituristica, l’attenzione, la cura e la gestione del paesaggio agricolo. Il ruolo degli agricoltori è strategico”.

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