Vino: nasce il Consorzio Tutela Lambrusco

Il Consorzio Tutela Lambrusco nasce ufficialmente dopo il voto all’unanimità da parte delle assemblee plenarie di Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena, Consorzio per la Tutela e la Promozione dei Vini Dop Reggiano e Colli di Scandiano e Canossa e Consorzio di Tutela Vino del Reno Doc. Il nuovo organismo sarà pienamente operativo dal 1° gennaio del 2020, rappresenterà otto denominazioni e 16.600 ettari di vite, conducendo la regia per la promozione del Lambrusco in tutto il mondo.

Le assemblee hanno votato successivamente al parere positivo espresso lo scorso 26 giugno dai Consigli di Amministrazione.

“Il voto favorevole all’unanimità delle assemblee dei soci era l’ultimo passaggio che ci consente di guardare al futuro con speranza e ottimismo: abbiamo un grande lavoro da pianificare per valorizzare l’immagine di uno dei vini più rappresentativi vini d’Italia” afferma Claudio Biondi, presidente del Consorzio di Tutela del Lambrusco di Modena. “Il nuovo consorzio, come abbiamo più volte sottolineato, consente ad un distretto che ha numeri importanti, di poter decidere insieme le strategie di comunicazione e condividere progetti di promozione internazionale, pur lasciando l’assoluta indipendenza decisionale delle singole denominazioni”.

Queste sono le otto denominazioni che dal prossimo anno saranno rappresentate dal Consorzio, tutte tra le province di Modena e di Reggio Emilia: Lambrusco di Modena DOC, Lambrusco di Sorbara Doc, Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC, Lambrusco Salamino di S. Croce DOC, Reggiano DOC, Colli di Scandiano e di Canossa DOC, Reno DOC e Bianco di Castelfranco Emilia IGT. La produzione totale, nel 2019, è stata di più di 42 milioni di bottiglie di Lambrusco Doc, che arrivano addirittura a 170 milioni se si considerano anche quelle certificate Igt.

“Si tratta di numeri importanti per un vino che ha tante anime e interpretazioni a seconda delle molteplici varietà utilizzate e dei differenti territori nei quali ha trovato dimora. I tempi erano ormai da tempo maturi per la creazione di un unico Consorzio che facesse da regia – conclude il presidente Biondi – Il Lambrusco è già conosciuto in tutto il mondo, ma ora può rappresentare meglio e con più coerenza rispetto al passato l’immagine dell’Italia in moltissimi contesti sia nazionali che internazionali”.

Articoli correlati

Manovra

Mediacom043 ha analizzato l’andamento delle partite Iva in tutti i comuni umbri, fatta eccezione per...

“E’ con enorme piacere che oggi, dopo un quarto di secolo di battaglie condotte in...

Il mercato immobiliare è profondamente cambiato negli ultimi decenni a causa della crisi economica e,...

Altre notizie

Altre notizie