Quiriconi (Fisac Cgil Toscana): “Social bond e addio ai Fidi per come sono oggi”

Il lockdown ha fatto crollare i consumi degli italiani che hanno preferito incrementare i conti correnti, accentuando la tendenza nostrana al risparmio. In Toscana, questo fenomeno è stato addirittura doppio rispetto alla media nazionale. Ecco perché è scesa in campo anche la Fisac Cgil Toscana che, con pochi ma chiari concetti, ha cercato di spronare tutti i soggetti a fare qualcosa per risollevare il consumo e gli investimenti.

Il segretario generale del sindacato, Daniele Quiriconi, dice: “Risparmiare in sé non è qualcosa di sbagliato, ma in Toscana abbiamo avuto un forte aumento di depositi sui conti correnti. Non spendere durante il lockdown poteva anche essere naturale, ma anche a luglio non c’è stata un’inversione di tendenza”.

Sono sostanzialmente due i motivi che hanno consigliato al consumatore di non consumare e di non investire: “I danni che i cittadini hanno avuto da prodotti emessi dalle banche – qui da noi, su tutti possiamo citare Banca Etruria – e l’incertezza sul futuro”.

Sul tavolo ci sono le proposte della Fisac Cgil della Toscana: “I social bond e i green bond. La riconversione sociale ed ecologica di attività. Con dietro il settore pubblico che ti assicuri che non ci saranno sorprese. Ci aspettiamo che questa proposta sia discussa nelle prossime settimane e che sia presa in considerazione pure dalla prossima Giunta regionale. Finora i candidati hanno parlato di Agenzia per lo Sviluppo e di Finanziaria regionale: potrebbero essere strumenti utili per riportare il cittadino a fidarsi e a spendere”.

Chiaro che la domanda che ci si pone è come invogliare il cittadino a non depositare soltanto, ma a spendere il denaro che ha per far girare l’economia: “Si stanno scervellando un po’ gli economisti di tutto il mondo. Serve maggiore impulso dalle autorità europee e regionali. Ovviamente, molto dipenderà dalla situazione che ci ritroveremo intorno in futuro. Dovesse esserci un nuovo lockdown, le cose cambierebbero; altrimenti, servono strumenti nuovi”.

Si torna dunque al discorso di poche righe fa: “Gli investimenti sociali ed ecologici necessitano di garanzie da parte di più soggetti, compresa la Regione Toscana. Con la precedente Giunta avevamo instaurato un tavolo di discussione sul credito, speriamo che ci sia anche con chi governerà in futuro la regione”.

Altro tasto toccato da Quiricono è quello relativo ai fidi bancari: “E’ necessaria una riforma dello strumento dei fidi e delle garanzie, anche attraverso la riorganizzazione di FIDI Toscana, la finanziaria regionale, ormai prevalentemente dedita a garantire interventi di microcredito di piccole attività commerciali o regionali. Certo utili, ma per reddito e occupazione prodotte, certamente non sufficienti ad un rilancio poderoso dell’economia che può avvenire solo attraverso un processo di reindustrializzazione e riconversione di attività oggi in crisi rese
possibili anche attraverso nuovi strumenti finanziari e, appunto, di garanzia”.

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