Rifiuti umbri: Auri approva Piani economici finanziari Tari 2020

L’Assemblea dei sindaci dell’Autorità umbra per rifiuti e idrico (Auri) ha deliberato la validazione dei Piani economici finanziari Tari 2020 per i Sub Ambiti 1, 2 e 3, approvati secondo le disposizioni dell’Arera.

Giuseppe Rossi, direttore Auri, commenta: “Si tratta di un importante passaggio procedurale che consentirà ai Comuni di consumari i passaggi consiliari e determinare i valori tariffari per l’anno 2020”. Gli aumenti saranno compresi tra 1,2 e 6,6 per cento. Rossi aggiunge: “La novità più rilevante riguarda l’estrema trasparenza del metodo Arera poiché si basa su dati contabili certi che provengono direttamente dai bilanci dei gestori e dei Comuni. Non parliamo più di valutazioni o stime, ma di dati inconfutabili. L’altro aspetto da rilevare è che per la prima volta viene applicato un meccanismo nazionale uniforme, uguale per tutta Italia: ciò ha comportato un lungo e complicato lavoro a causa delle variegate situazioni dei Comuni umbri”.

Il direttore spiega: “Con l’approvazione dei nuovi Pef oggi il sistema regionale umbro può disporre di un set enorme di informazioni comparabili tra di loro, che risulteranno particolarmente utili in sede di programmazione strategica nel campo della gestione del ciclo dei rifiuti”.

Per quel che riguarda il Sub Ambito 4, l’Assemblea dei sindaci ha rinviato il sì al Pef 2020 dovendo prima definire alcuni punti sui rapporti pregressi con il gestore unico del servizio. I Pef sono comunque già stati elaborati.

Il presidente dell’Auri, Antonino Ruggiano, è soddisfatto “per il lavoro svolto e la maturità dei sindaci nel gestire i problemi. Nonostante gli argomenti estremamente delicati si è finalmente vista un’assemblea unita e compatta. La delibera è stata approvata quasi all’unanimità, con pochissime eccezioni dovute a particolari problemi. Un passo in avanti rispetto a quando ogni Sub Ambito si muoveva per conto suo. La strada da seguire è questa. La sfida, ora, è come gestire per i prossimi venti anni la questione rifiuti, ma stiamo lavorando con la Regione e ci sono ottime prospettive. Abbiamo già messo una pietra importante sulla costruzione del futuro: è dal secondo semestre del 2019 che non esportiamo fuori dall’Umbria neanche un chilogrammo di rifiuti, e ciò significa minori costi. I benefici si stanno iniziando a vedere ora”.

Exit mobile version