Bonus facciate: vale anche per quelle semi visibili

Sì al bonus facciate anche in caso di semi visibilità. L’Agenzia delle Entrate fa chiarezza sull’argomento e spiega che l’agevolazione fiscale si applica anche nel caso in cui si intervenga su una facciata parzialmente visibile dalla strada.

Il bonus riguarda i lavori sull’involucro esterni visibile dell’edificio, sulla parte anteriore, frontale e principale dell’immobile, ma anche sugli altri lati, in pratica sull’intero perimetro esterno. In particolare sugli elementi della facciata che costituiscono esclusivamente la “struttura opaca verticale”. Dunque, con le risposte 294 e 296, l’Ente erariale spiega che si tratta della ristrutturazione degli elementi costituenti la struttura opaca verticale della facciata stessa e della pulitura e tinteggiatura della superficie, del rinnovo degli elementi costitutivi di balconi, ornamenti e fregi, lavori alle grondaie, ai pluviali, ai parapetti, ai cornicioni e alle sistemazione di tutte le parti impiantistiche che insistono sulla parte opaca della facciata.

Niente detrazione, invece, per gli interventi sulle facciate interne, a eccezione di quelle visibili dalla strada o dal suolo a uso pubblico. Escluse dunque le spese per gli interventi sulle superfici confinanti con chiostrine, cavedi, cortili e spazi interni, sempre fatta eccezione per quelle visibili dalla strada o da suolo a uso pubblico.

Se si intende fare lavori sui balconi interni dell’immobile, su cui c’è anche l’accesso allo stabile, l’Agenzia delle Entrate fa sapere che il bonus facciate è ammesso anche per le spese sostenute per gli interventi realizzati sulla facciata interna solo parzialmente visibile dalla strada. Ogni condomino può decidere se avvalersi del bonus facciate o dell’ecobonus, indipendentemente da ciò che scelgono gli altri condomini.

Come già sappiamo, il bonus facciate non ha limiti di spesa come l’ecobonus. La detrazione del 90 per cento può dunque applicarsi sull’intero ammontare del costo. L’amministratore di condominio dovrà indicare due categorie di interventi e, per ognuna, le spese sostenute, i dati delle unità immobiliari interessate, i dati relativi ai condòmini a cui sono attribuite le spese per ciascun tipo di intervento, con le relative quote di spesa, specificando quali condomini hanno scelto la cessione del credito.

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