Vendemmia in Veneto: leggero calo per il Prosecco

A metà agosto il Veneto ha iniziato la sua vendemmia. I primi grappoli sono stati quelli di Pinot Grigio nei vigneti di Verona, poi ecco il Pinot Nero per la produzione delle basi delle bollicine del Prosecco Rosè nel trevigiano. Qualità eccellente delle uve, sia a livello sanitario sia per l’equilibrio acidità e zuccheri, che garantisce il meglio anche per i bianchi fermi. Coldiretti Veneto commenta: “Ottime condizioni per i rossi”.

La quantità di uva è stabile rispetto allo scorso anno; diminuiscono i quantitativi del Pinot Grigio nella parte orientale del Veneto, ma tiene l’Occidente. In leggero calo il Prosecco, in crescita rese del Soave e della Valpolicella. Buone le prospettive anche per i rossi da vitigni internazionali di Colli Euganei e Colli Berici, dove l’andamento ha favorito anticipo di maturazione e accumuli, sia di zuccheri che di colore, grazie a una produzione contenuta.

Le viti sono in salute soprattutto nell’area occidentale della regione, dove in vaste zone non è stata riscontrata neanche la presenza di Peronospora e marciumi. A spaventare è invece la Flavescenza dorata, che viene controllata attentamente. È necessario, infatti, stare vicini ai viticoltori, già colpiti dalla crisi.

C’è soddisfazione anche da parte dei viticoltori biologici e biodinamici, che ha potuto difendere i grappoli con metodi alternativi a quelli chimici, rispondendo anche ai consumatori più esigenti.

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