Incentivi auto: ecobonus, ecco i veicoli ammessi

Moscow, Russia - May, 15, 2019: cars on a parking in Moscow

Il decreto Rilancio include anche il bonus per la rottamazione dell’auto. Dal primo agosto, fino al 31 dicembre, è possibile prenotare sul sito ecobonus.mise.gov.it il proprio incentivo per l’acquisto di un veicolo a basso impatto ambientale, di categoria M1. Il Governo ha messo a disposizione ulteriori 50 milioni di euro, che si aggiungono ai 100 già disponibili per l’anno in corso e ai 2020 per il 2021.

I veicoli a basse emissioni M1 sono di più di quelli previsti inizialmente e sono quelli per i quali è possibile usufruire dell’ecobonus. Il contributo può arrivare a 8 mila euro con rottamazione e a 5 mila se si compra senza far rottamare la vecchia auto. All’ecobonus, poi, i concessionari potranno aggiungere altri 2 mila euro di sconto.

Alle tipologie M1 si aggiungono i veicoli con emissioni di Co2 61/110 g/km appartenenti alla classe Euro 6, con prezzo di listino non superiore a 40 mila euro. Sempre dall’1 agosto, oltre alle novità partite lo scorso 22 luglio per l’acquisto di veicoli di categoria L con rottamazione (ciclomotori, motocicli), si possono prenotare online pure i contributi per l’acquisto di veicoli senza dover consegnare il mezzo per la rottamazione. In questo ultimo caso, il contributo applicato sarà pari al 30% del prezzo di acquisto, fino a 3 mila euro, del 40% fino a 4 mila euro, in caso di rottamazione.

Dallo scorso 1 agosto, dunque, i concessionari si possono iscrivere; successivamente, si potrà inserire l’ordine e prenotare l’incentivo. Dalla prenotazione, si avranno sei mesi per la consegna del veicolo. Andiamo ora a vedere quali sono le categorie di veicoli per cui è prevista l’agevolazione per l’acquisto.

Automobili (M1) e ciclomotori e motocicli (L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e). Oltre a tutti i veicoli di categoria M1. Se si porta il proprio veicolo da rottamare, questo deve essere di categoria M1, intestato da almeno un anno allo stesso soggetto intestatario del nuovo veicoli o a uno dei familiari conviventi, omologato alle classi Euro 0, 1, 2, 3 e 4. Il veicolo rottamato deve essere immatricolato da almeno dieci anni. Il contributo è concesso solo se il venditore offre lo sconto di almeno 2 mila euro.

Nell’atto di acquisto, vanno inseriti: veicolo da rottamare, il contributo statale ecobonus ed eventuale contributo Rilancio con lo sconto del venditore. Entro 15 giorni dalla data di consegna del veicolo, i concessionari devono: consegnare il veicolo usato a un demolitore, che lo prende in carico all’esclusivo fine della messa in sicurezza, della demolizione, del recupero di materiali e della rottamazione; provvedere alla richiesta di radiazione per demolizione allo sportello automatico dell’automobilista.

Se, invece, non c’è rottamazione, nell’atto di acquisto va inserito il veicolo nuovo e il contributo statale ecobonus con eventuale contributo Rilancio con sconto del venditore. Il contributo Rilancio è riconosciuto solo se il venditore applica uno scontro di almeno 1.000 euro.

Vediamo ora come funziona per i veicoli di categoria L. Le prenotazioni partono dal 19 luglio 2020 e possono riguardare esclusivamente veicoli acquistati e immatricolati nel 2020. Il veicolo deve essere di categoria L, intestato da almeno 12 mesi allo stesso soggetto intestatario del nuovo veicolo o a uno dei familiari conviventi, omologato alle classi Euro 0, 1, 2 o 3 ovvero oggetto di ritargatura. Nell’atto di acquisto del nuovo veicolo, deve essere inserito il veicolo da rottamare il contributo statale ecobonus. Se non c’è rottamazioone, bisogna indicare nell’atto di acquisto del veicolo nuovo il contributo statale ecobonus.

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