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Alta Velocità di Rete: che impatto sull’Umbria Studio dell'Aur se si riqualificasse la linea Roma-Ancona. Pil, turismo, occupazione: avremmo tutta una serie di segni 'più'

di Alessandro Pignatelli
16/07/2020
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Quale l’impatto dell’Alta Velocità di Rete sull’Umbria? Si parla di treni che riescono ad arrivare a 200 km/h sulla maggior parte della tratta, dunque un gradino sotto ai 300 km/h dell’Alta Velocità vera e propria. Riqualificando la linea Roma – Ancona, che succederebbe? Uno dei primi vantaggi sarebbe l’apertura a flussi turistici sull’asse Napoli – Roma – Venezia.

L’ammodernamento delle due tratte consentirebbe di superare le attuali limitazione dell’offerta ferroviaria dovuti a binari unici che limitano la capacità della rete e a raggi di curvatura molto ridotti che obbligano i treni ad andare a bassa velocità.

Queste sarebbero le opere da realizzare. Raddoppio di Foligno – Fabriano, da realizzare “in variante di tracciato e in galleria per una estesa complessiva di 54 km, di cui solo circa 6 nelle Marche, dal confine con l’Umbria, situato nella galleria di Fossato di Vico, fino alla stazione di Fabriano. Sono previsti 10 viadotti, per circa 6 km, 9 gallerie naturali per uno sviluppo complessivo di 30 km circa”. I nuovi raggi di curvatura permetterebbero una velocità di linea tra 100 e 200 km/h. Costo dell’opera: 1.920 milioni di euro.

Raddoppio della Terni-Spoleto, interamente in Umbria. “Realizzazione di una nuova linea ferroviaria a semplice binario con tracciato diverso da quello della linea attuale, che costituisce un collegamento diretto, quasi interamente in galleria, tra le stazioni di Terni e di Spoleto, di lunghezza pari a circa 22 km”. Costo dell’opera 580 milioni di euro. Costo complessivo delle due opere circa 2,5 miliardi di euro.

La cantierizzazione delle opere avrebbe un impatto sull’occupazione e sul Pil. E darebbe nuovo impulso all’economia umbra. L’Alta Velocità ferroviaria favorirebbe incrementi della popolazione che possono arrivare a +20%, incrementi dell’occupazione fino al +10%, aumento dei flussi turistici anche molto consistenti, incrementi significativi del valore degli immobili commerciali e residenziali situati in un certo raggio, aumento del Pil anche fino all’8%.

Anche considerando che la Roma – Ancona sarebbe Alta Velocità di Rete, ci sarebbero comunque impatti consistenti. Restando in Umbria, eliminando i tappi di bottiglia tra Terni e Spoleto e tra Foligno e Gualdo Tadino, il territorio regionale diventerebbe parte di una rete ricca di opportunità di collegamento, in grado di accogliere anche cento treni al giorno. Ci sarebbe un collegamento veloce tra Terni-Spoleto-Foligno e città dai grandi flussi turistici come Venezia e Napoli. Avremmo uno snodo strategico commerciale tra Tirreno e Adriatico, tra Gioia Tauro e Marghera.

Tags: Alta velocità di reteCDELOCALRoma-AnconaUmbria
Alessandro Pignatelli

Alessandro Pignatelli

Giornalista professionista e scrittore, amante della carta stampata come del mondo digitale. Ho lavorato per agenzie stampa e siti internet, imparando nel mio percorso professionale a essere tempestivo, preciso, ma anche ad approfondire con vere e proprie inchieste. Con i new media e i social, ho inserito nel mio curriculum anche concetti come SEO, keyword, motori di ricerca, posizionamento.

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