La ripartenza… cosa si sente di dirci su questa fase, così tanto attesa?
Sto notando che le persone finalmente hanno ripreso la voglia di uscire e di mangiare, quindi la ripartenza in termini di acquisti c’è stata, ovviamente si sta molto attenti alla qualità.
Ritiene che i protocolli previsti per la ripartenza in sicurezza siano funzionali? Cosa Suggerirebbe?
Adeguati anche se si è partiti molto in ritardo sapendo cosa stava succedendo da mesi. I protocolli sono stati stringenti ma occorre rispettarli.
Quali timori sente, quali progetti?
Il timore è che il nostro Governo non sappia dove mettere le mani, grandi promesse, pochi risultati, economia in grande difficoltà. A livello progettuale sto cercando di allargare la gamma dei prodotti delle nostre zone emiliane e romagnole che hanno bisogno di essere aiutate.
Quali pensieri vorrebbe condividere con i suoi colleghi del settore?
Non sono in grado di dare consigli, forse puntare sulla qualità è l’unico suggerimento che darei.
Sentiamo dire “Ce la faremo”: lei concluderebbe con un punto esclamativo o con quello interrogativo?
Ce la faremo se…
La sua speranza più luminosa per questa seconda parte del 2020?
Che le persone abbiano sempre più voglia di mangiare bene e italiano. Inoltre spero per i giovani, sono piuttosto preoccupata per le nuove generazioni, che futuro avranno?