Vino: distillazione volontaria di crisi e riduzione volontaria delle rese

Sono in dirittura d’arrivo due norme di sostegno al settore vitivinicolo. L’ultima Conferenza Stato – Regioni è stata decisiva per trovare l’accordo sulla misura di distillazione volontaria di crisi, che mira a favorire una riduzione dei volumi disponibili di prodotto sul mercato; entro il 15 luglio ci sarà il semaforo verde alla riduzione volontaria delle rese e verranno dati contributi alle aziende che la metteranno in pratica.

A parlarne è Christian Marchesini, vice presidente nazionale dei viticoltori di Confagricoltura e presidente di categoria di Confagricoltura Verona e Veneto: “Si tratta di misure attese dal mondo vitivinicolo per contrastare i contraccolpi economici causati dalla pandemia. La distillazione volontaria di crisi è un’opportunità per i vini che non hanno una destinazione a denominazione di origine e serve per sollevare i produttori e le cantine dalle grandi giacenze di uva. Verranno assegnati 35 centesimi al litro, fino a esaurimento del plafond”.

“Per quanto riguarda la riduzione volontaria delle rese, il ministero sta ultimando il decreto ma a quanto risulta la misura sarà attivata a fronte di una riduzione volontaria di almeno il 15% della produzione di uva calcolata sulla base della media delle ultime cinque campagne, come risultanti dalle dichiarazioni di raccolta e di produzione. I contributi dovrebbero variare da 900 euro per la docg, con rese inferiori a 100 quintali a ettaro, 750 per la docg superiore a 100 quintali, 600 per la doc e 400 per la igt. Noi di Confagricoltura abbiamo chiesto priorità per la docg e la doc e inoltre di non attuare il click day, perché consideriamo inaccettabile una corsa al contributo con il rischio che chi arriva tardi rimanga escluso”.

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