Pirotecnici: lettera al Governo, riprendano gli spettacoli

La ripresa immediata dell’attività degli spettacoli pirotecnici e un piano strutturato di aiuti per un settore messo in ginocchio dalle disposizioni emanate dal governo in questi mesi per l’emergenza covid-19. A chiederlo, in una missiva inviata ai parlamentari impegnati nelle varie commissioni che stanno lavorando al nuovo decreto, sono l’Associazione Pirotecnica Italiana (ASSPI) e l’Associazione Nazionale Imprese Spettacoli Pirotecnici (ANISP), che giovedì scorso avevano manifestato a piazza Montecitorio.

Il settore pirotecnico conta circa duemila imprese con diecimila lavoratori e un fatturato annuo di 600 milioni di euro. Le norme attuali continuano a vietare gli spettacoli pirotecnici anche se da giugno è ripresa l’attività degli spettacoli all’aperto. Nella lettera, spiegano il presidente di ASSPI Nobile Viviano e il presidente di ANISP Giuseppe Parente, le Associazioni di categoria hanno rappresentato “la necessità vitale ed urgente di riprendere gli spettacoli pirotecnici, oggi ancora bloccati, ritenendo gli stessi assolutamente compatibili con le misure di sicurezza e di prevenzione poste in essere anche per altri settori. Nello stesso documento, evidenziando che la ripresa degli spettacoli sarebbe comunque oggi non sufficiente per sostenere le aziende pirotecniche, in quanto la stagione dei grandi eventi pubblici è ormai in gran parte persa, hanno fatto richiesta di un piano strutturato di aiuti e sostegno alle aziende di settore da prevedere nel disposto normativo”.

Cinque le richieste portate sul tavolo del Governo: contributi a fondo perduto del 15% sul differenziale del fatturato nei mesi di maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre, dicembre 2020, rispetto agli stessi mesi dell’anno 2019, per imprese con fatturato sino a 10 milioni di euro con riduzione di almeno 2/3; credito d’imposta spettante per i mesi di giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre, dicembre 2020, pari al 60% (30% per affitto d’azienda e prestazioni complesse) del canone mensile di locazione immobile uso non abitativo, leasing, affitto d’azienda, per imprese con ricavi in diminuzione del fatturato di almeno 2/3; sospensione di tutti i versamenti tributari e contributivi sino al 31/12/2020 con possibilità di effettuazione del pagamento a partire dal 31 gennaio 2021 in rate sino a 60 mesi; esenzione per l’anno 2020 dal pagamento delle rate dell’IMU; estensione della cassa integrazione sino al 31.12.2020.

“Se nel breve periodo non avremo segnali concreti da parte delle Istituzioni saremo costretti a ritornare in piazza, questa volta però lo faremo in tutte le regioni ed in forma permanente fin quando le cose non cambiano”, affermano il presidente di ASSPI Nobile Viviano e il presidente di ANISP Giuseppe Parente.

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