Maggiulli: “Mi auguro che questa situazione favorisca l’informatizzazione del sistema giuridico penale italiano”

maggiullo

maggiullo

La ripartenza… cosa si sente di dirci su questa fase, così tanto attesa? 

Con questa crisi abbiamo tutti imparato a lavorare da casa e mi auguro che il sistema giuridico, anche quello penale, possa informatizzarsi pienamente dando soprattutto la possibilità di accedere alle consultazioni dei fascicoli online e di presentare istanze difensive online senza andare fisicamente nelle cancellerie.

Ritiene che i protocolli previsti per la ripartenza in sicurezza siano funzionali? Cosa Suggerirebbe? 

Il nostro Governo, come tutti i governi europei, si è trovato del tutto impreparato rispetto alla gravità della situazione. I protocolli sono stati troppi rigidi e secondo me presi troppo tardi. Avrei chiuso subito la Lombardia e lasciato più manovre di movimento verso le altre Regioni, con restrizioni più evidenti per le attività ludiche e ricreative e più flessibili per quelle professionali ed intellettuali.

Quali timori sente, quali progetti? 

Il mio unico timore, da profondo ottimista, è di prendere sotto gamba il periodo appena passato con il rischio di una nuova ondata di contagi. Sui progetti posso dire che spero di poter continuare a lavorare agli stessi ritmi e di potermi perfezionare nell’ambito di una materia a me molto cara, che è quella dei reati informatici.

Quali pensieri vorrebbe condividere con i suoi colleghi del settore?

Come già detto, mi auguro che tutti i professionisti del mio settore si informatizzino al meglio, in modo da poter lavorare sempre più in smart working ed evitare quindi contatti.

Sentiamo dire “Ce la faremo”: lei concluderebbe con un punto esclamativo o con quello interrogativo? 

Decisamente con un punto esclamativo. Ed è infatti quello che sta accadendo!

La sua speranza più luminosa per questa seconda parte del 2020? 

Di poter riprendere tutto e di lasciarci alle spalle questo brutto periodo che abbiamo passato.

Exit mobile version