La ripartenza… cosa si sente di dirci su questa fase, così tanto attesa?
C’è stata una timida ripresa a Lodi mentre a Milano si è dimezzato il giro di clientela. Alle persone invece mi sento di dire di fare molta attività fisica e riprendere la sana alimentazione per rafforzare il sistema immunitario.
Ritiene che i protocolli previsti per la ripartenza in sicurezza siano funzionali? Cosa Suggerirebbe?
Sono stati più che sufficienti, anzi forse anche un pò troppo anche esagerati. Li abbiamo ovviamente attuati tutti nel nostro centro.
Quali timori sente, quali progetti?
Non ho timore, sono stata sempre molto positiva ed ottimista, penso che con calma riprenderemo a fare quello che facevamo prima. La ripresa di Milano il mio unico grande timore.
Quali pensieri vorrebbe condividere con i suoi colleghi del settore?
L’unione fa la forza. Ci siamo coalizzati come nutrizionisti di tutta Italia, abbiamo lanciato un progetto chiamato “la nutrizione in aiuto” per offrire gratuitamente la nostra consulenza.
Sentiamo dire “Ce la faremo”: lei concluderebbe con un punto esclamativo o con quello interrogativo?.
Ce la facciamo di certo. Anzi ce l’abbiamo già fatta, il pensiero genera realtà.
La sua speranza più luminosa per questa seconda parte del 2020?
La ripresa del volume di clientela soprattutto su Milano e soprattutto spero non ci sia un crollo dal punto di vista economico e occupazionale.