Bonus digitale: scatta dal 1° luglio

Ancora pochi giorni e poi scatterà il limite ai contanti a 1.999,99 euro (dal primo luglio) che, dal 1° gennaio 2022 diventerà di mille euro. Sono previste pesanti multe per chi sforerà, fino a 50 mila euro per operazione. Contestualmente, per combattere l’evasione fiscale, saranno favoriti i pagamenti digitali e, con questo scopo, arriveranno i bonus sui pagamenti tracciabili. I cosiddetti bonus digitali.

Di cosa si tratta? Di un credito d’imposta, che verrà riconosciuto a chi pratica attività d’impresa, arte o professioni con ricavi e compensi che nell’anno precedente abbiano raggiunto fino a 400 mila euro. Il bonus sarà del 30 per cento delle commissioni sulle operazioni effettuate con carta di credito, a debito o prepagata o con altri strumenti elettronici tracciabili.

Un esempio per spiegare meglio. Se un commerciante nel 2019 ha fatturato 300 mila euro, potrà godere di un bonus del 30 per cento sulle commissioni addebitate agli intermediari su tutte le transazioni elettroniche effettuate dal prossimo 1° luglio. Se il commerciante avesse fatturato 500 mila euro, non potrà usufruire del beneficio per quest’anno.

Il credito d’imposta può essere utilizzato in compensazione, con modello F24, dal mese successivo a quello di sostenimento della spesa. Deve essere riportato nella dichiarazione dei redditi del periodo d’imposta di maturazione del credito e in quelle degli anni seguenti, fino a quando non se ne conclude l’utilizzo; non partecipa alla base imponibile per le imposte sui redditi e per il valore della produzione ai fini dell’Irap; non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 (deducibilità degli interessi passivi) e 109, comma 5 (deducibilità dei componenti negativi), del Tuir, Testo unico imposte sui redditi; è riconosciuto nei limiti fissati dalle norme dell’Europa su materia di aiuti de minimis, ossia massimale di 200 mila euro in tre esercizi finanziari, con un limite più basso per i produttori agricoli (15 mila euro) e per chi lavora nel campo della pesca e dell’acquacoltura (30 mila euro.

Dai 2 mila euro in su sarà dunque necessario pagare con strumento tracciabile, ossia bonifico bancario o carta di credito. Il limite riguarda chi paga e chi riceve. E riguarda poi anche le donazioni e i prestiti, anche tra familiari. Nessun cambiamento per prelievi e versamenti sul proprio conto corrente e per i pagamenti rateizzati in contanti, per esempio le cure dentistiche. Infine, le sanzioni: fino a 250 mila euro la multa va da 2 mila e 50 mila euro; oltre i 250 mila euro, da 15 mila a 250 mila euro. Per i professionisti, obbligati alla segnalazione in tutti e due i casi, si va dai 3 mila ai 15 mila euro.

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