Lockdown: frutta e verdura su di giri

Frutta e verdura hanno visto aumentare consumi e prezzi durante il lockdown. A dirlo è l’Osservatorio The World After Lockdown, di Nomisma. Siamo al +15,8 per cento di valore nelle vendite nel campo della distribuzione. Le vendite hanno sfiorato il +16 per cento tra il 17 febbraio e il 26 aprile, nel periodo pre-covid eravamo a +3,3 per cento.

A beneficiare delle chiusure è stata in particolare la frutta (+20,4 per cento di valore), la verdura ha comunque fatto segnare una crescita a due cifre (+13,4 per cento). Particolarmente ricercata la vitamina C, presente in arance e kiwi, ma gettonate pure le mele.

L’Osservatorio fa notare che non c’è stato solo un incremento nell’acquisto di frutta e verdura fresche, ma anche un aumento nei prezzi. Lo ha percepito il 69 per cento di chi fa la spesa. Nel periodo del lockdown, sono stati riscoperti i negozi di prossimità e i piccoli supermercati. Ma c’è stata soprattutto la corsa all’acquisto online. Una famiglia su quattro ha acquistato ortofrutta tramite la rete, un altro 15 per cento ha fatto almeno un acquisto nei siti di produttori o mercati agricoli online.

Accanto al prodotto fresco, è cresciuta del 30 per cento il valore delle vendite di surgelati. Nei prossimi mesi, si andrà consolidando questa tendenza, ma con particolare ricerca per il prodotto al 100 per cento italiano (60 per cento dei consumatori). Il 45 per cento dei consumatori acquisterà a km zero o prodotti del territorio, il 34 per cento si rivolgerà al biologico. Molta attenzione, infine, al prezzo e alla convenienza (42 per cento del campione).

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