Don Giuseppe : “Serve riscoprire il valore della solidarietà e della sussidiarietà”

DON GIUSEPPE

DON GIUSEPPE

La ripartenza… cosa si sente di dirci su questa fase, così tanto attesa? 

E’ una ripresa lenta, come Caritas stiamo ristrutturando i nostri servizi, ovviamente non ci siamo mai fermati gestendo quattro mense tra Nardò e Gallipoli.

Ritiene che i protocolli previsti per la ripartenza in sicurezza siano funzionali? Cosa Suggerirebbe? 

Assolutamente si, tutto quanto si poteva fare è stato fatto, ci atteniamo scrupolosamente alle indicazioni che ci vengono dati dalle istituzioni, ci sono già troppi tuttologi in giro quindi ascoltiamo e rispettiamo i protocolli ufficiali emessi dagli organi medico-scientifici.

Quali timori sente, quali progetti? 

Il timore è per quelle famiglie che si stanno trovando in difficoltà a causa della contrazione economica. Paura di non riuscire a dare risposte che vadano oltre le parole ma aiuti pratici e concreti a quanti si rivolgono alle Parrocchie o alla Caritas.

Quali pensieri vorrebbe condividere con i suoi colleghi del settore?

Continuare ad essere prudenti, non timorosi ma con le dovute accortezze.

Sentiamo dire “Ce la faremo”: lei concluderebbe con un punto esclamativo o con quello interrogativo? 

Interrogativo, ce la faremo nella misura in cui ciascuno responsabilmente compie il proprio dovere. Vedo atteggiamenti un pò menefreghisti e quindi mi viene il dubbio

La sua speranza più luminosa per questa seconda parte del 2020? 

Riscoprire il valore della solidarietà e sussidiarietà, serve grande senso di comunità.

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