Cassa integrazione in Umbria: 12 milioni di ore ad aprile

Fortissimo aumento delle ore di cassa integrazione in Umbria nel mese di aprile, come era prevedibile vista la crisi economica dovuta all’emergenza sanitaria e il conseguente lockdown. Sono state 12 milioni, 807 mila e 720. Stiamo parlando di una crescita di dieci volte rispetto a marzo 2020. Allora, infatti, il monte ore si era fermato a 1.311.280.

Come rileva il dato elaborato da L&W, Associazione Lavoro & Welfare, Centro studi mercato del lavoro e contrattazione, sulla base dei dati Istat e del ministero del Lavoro, sono bastati trenta giorni per assistere a un’autentica escalation delle ore di cassa integrazione dei lavoratori. Altre percentuali confermano lo tsunami economico: nel primo trimestre del 2020, le ore di cassa integrazione in Italia sono state 62.574.286, +5,01 per cento rispetto allo stesso periodo di dodici mesi prima. Nel mese di aprile le ore totali sono schizzate a 772.298.874, vale a dire più 815,74 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019.

I lavoratori umbri che sono in cassa integrazione sono 31.436, divisi in 22.501 uomini e 8.935 donne. Il dato arriva dall’Inps regionale. Degli oltre 31 mila, sono stati 29 mila ad aver ricevuto il pagamento di almeno un mese da parte dell’Istituto nazionale di previdenza sociale. Gli altri, quelli che ancora non hanno ricevuto neanche una mensilità, devono il disguido alla mancata trasmissione dei modelli SR41 da parte delle aziende o dei consulenti commercialisti delle stesse.

L’Inps ha autorizzato le domande di 8.822 imprese sul totale di 8.967 ricevute. Dalla Regione sono passati 30 flussi da 300 domande verso gli uffici di via Canali, dove sono state elaborate materialmente le domande. La media dei lavoratori in Cig in deroga è di quattro dipendenti, poi c’è chi ha attivato l’ammortizzatore solo per uno o per dieci. Secondo i dati presenti nel sito Arpal (Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro), sono state autorizzate domande per Cig in deroga in numero di 8.969 per un totale di 23.284 lavoratori. Sono 242 le domande annullate, 1.084 le rigettate.

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