Slc Cgil Umbria: nato il Coordinamento artisti e artiste

Artisti, lavoratrici e lavoratori dello spettacolo e dell’intrattenimento, addetti alla cultura: categorie spesso poco considerate, ma che in realtà stanno pagando un prezzo pesantissimo nell’emergenza covid, visto il blocco totale delle loro attività. Per dare voce a questo pezzo importante del mondo del lavoro in Umbria è nato nei giorni scorsi il coordinamento regionale del Sai Cgil, la sezione attori/attrici della Slc Cgil Umbria, formata da lavoratrici e lavoratori del teatro, della danza, etc. Nella riunione di avvio, tenuta ovviamente in teleconferenza, il neonato comitato ha espresso forte preoccupazione per il futuro delle persone impegnate in questi settori, che in Umbria hanno una rilevanza significativa sia in termini di addetti che di valore economico prodotto.

“Parliamo di un mondo dai contorni molto labili – affermano Enrico Bruschi e Valentina Ciliberto, della Slc Cgil – ma nel quale lavorano persone altamente qualificate e con elevati titoli di studio, che non vedono riconosciuti il proprio talento e la propria creatività con adeguate tutele a livello professionale e un giusto compenso economico (si parla di redditi da lavoro inferiori ai 6000 euro annui)”.

Proprio per dare voce e “forza contrattuale” a queste lavoratrici e lavoratori, nei prossimi giorni la Slc Cgil dell’Umbria convocherà il neo costituito coordinamento, con l’obiettivo discutere, approfondire un programma e un percorso operativo di attività sindacale, rivolto in primis alle istituzioni locali, affinché offrano un sostegno concreto e fattivo al settore, e non permettano che si disperda un patrimonio di attività e competenze professionali enorme.

Del coordinamento fa parte anche Maria Chiara Tofone (disponibile video), giovane attrice di Amelia: “In questo periodo di emergenza coronavirus abbiamo assistito ad un’iperproduzione artistica – osserva la lavoratrice dello spettacolo – ma questo da un lato ha nascosto l’assenza del teatro e dello spettacolo che in realtà abbiamo in questo momento, e dall’altro ha svalorizzato il nostro lavoro, dandolo per scontato e gratuito. E questo naturalmente pesa molto per la nostra categoria, già sfruttata e malpagata, che spesso si accontenta di un po’ di visibilità, rinunciando al giusto compenso e ai propri diritti”.

È proprio per cambiare questa situazione che nasce il coordinamento artisti e artiste in Umbria.

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