Luchetti (Uiltucs): “ Dobbiamo trovare nuove opportunità per l’Umbria”

“Mi auguro che questo dramma possa trasformarsi in opportunità per la nostra regione”. Ermelinda Luchetti, responsabile Uiltucs dell’Umbria, lancia un messaggio positivo. Lei che, per il sindacato, si occupa di due settori tra i più colpiti: il turismo e il commercio. 

“Siamo preoccupati per il commercio e per il turismo – dice – dopo il terremoto, l’attività turistica si stava un po’ riprendendo, ora è in ginocchio. Non solo hanno chiuso bar, ristoranti e alberghi, ma le brutte notizie proseguono con chi aspettava la stagionalità per lavorare (sostituzione ferie, per esempio) ed infatti i lavoratori stagionali del lago sono molto penalizzati. Al momento, non so cosa farà il Governo per la fase 2, quella delle riaperture. Quello che noi rivendichiamo è la sicurezza di tutti i lavoratori, quindi dispositivi individuali, distanziamento sociale, sanificazione e controlli su tutto questo”. 

Situazione simile quella del commercio: “Gli unici che hanno lavorato sono i negozi di alimentari. I centri commerciali hanno perso di sicuro, non essendo nei centri città e avendo i negozi chiusi. Tutti gli altri hanno risentito della situazione, per esempio l’abbigliamento. Noi abbiamo chiesto alla Regione di tenere chiusi anche gli alimentari nei festivi ed abbiamo ottenuto Pasqua e lunedì
dell’Angelo e, secondo l’ultima delibera, anche il 25 e il 26 aprile oltre al 1° maggio. Avremmo voluto anche il 3 maggio perché i lavoratori hanno bisogno di riposo. Non dimentichiamo che dopo i sanitari, insieme ai farmacisti, i commessi sono quelli che hanno lavorato di più. E la domenica del 3 maggio non lavorativa sarebbe servita anche per la sanificazione degli ambienti”. La Uiltucs si è
sempre battuta per i festivi a casa: “Abbiamo chiesto la chiusura domenicale, non solo in questo periodo, ma anche prima”.

Quando i negozi riapriranno “si dovrà osservare scrupolosamente il protocollo sulla sicurezza”. Un altro problema sul tavolo è quello relativo al lavoro delle donne: “Effettivamente, il commercio sconta un altro problema, quello dell’occupazione che è prettamente femminile. Come fanno le donne a lavorare con le scuole chiuse? E’ una cosa in più di cui discutere. Insomma, sul tavolo c’è molta roba, speriamo che si risolva in qualche modo. Quello che penso è che i servizi alla famiglia debbano essere rivisti”. 

Secondo la Regione, “il turismo sarà uno dei primi a ripartire”. Luchetti commenta: “Come? Dobbiamo aspettare indicazioni. Il turismo è sempre stato socialità, contatti, scambi culturali. Noi, come sindacato, dobbiamo tutelare prima di tutto la salute dei lavoratori e della collettività. Serve dunque trovare una soluzione per far ripartire il settore. Oggi, però, non so come. In Umbria non abbiamo il ‘problema mare’, ma c’è il lago che godeva di tantissimo turismo straniero. Alcuni campeggi si stavano già organizzando, gli stagionali attendevano solo di poter cominciare”.

Le azioni di supporto del sindacato agli associati hanno sempre avuto una grande importanza e continuano a essere fondamentali in questa fase: “Stiamo firmando accordi per la cassa integrazione e siamo presenti per consulenze, compilazione modelli e informazioni. L’Ente bilaterale del turismo, come avvenuto già durante il terremoto, potrebbe destinare fondi a favore di chi è in difficoltà”. E’ un quadro di difficile interpretazione per l’Umbria che, come il resto d’Italia, attende notizie dal Governo su come affrontare la fase 2. Però cerchiamo, conclude Ermelinda Luchetti, di dare supporto e speranze ai nostri iscritti.

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