Ecipa Umbria: didattica a distanza in tempi di coronavirus

Circa 230 le persone in formazione, per complessive 240 ore di lezione a settimana. Sia i giovani della Scuola dei mestieri, ovvero i ragazzi che seguono i percorsi formativi per Acconciatore, Estetista e Grafico, sia gli adulti che seguono i corsi dell’Academy Futuro Is Beauty, che gli apprendisti iscritti ai corsi di Ecipa Umbria, hanno continuato a frequentare le lezioni in questo periodo di crisi sanitaria e distanziamento sociale.

Grazie a una tempestiva autorizzazione di Arpal Umbria a sostituire le lezioni frontali d’aula con le lezioni in modalità telematica, Ecipa e Consorzio Futuro, agenzie formative di Cna Umbria, si sono immediatamente attivate per continuare a erogare i corsi, sostenere il processo di apprendimento dei propri allievi e infine (non per importanza) mantenere la rete di relazioni in questo particolare momento di crisi.

Malgrado né il Miur né la Regione abbiano messo a disposizione risorse in favore delle Agenzie Formative per convertire la didattica tradizionale con quella a distanza e non esistano fondi per la formazione formatori all’utilizzo di piattaforme, software e strumenti di didattica online e cloud computing, Ecipa e Futuro hanno dimostrato una repentina capacità di convertire la modalità didattica in presenza in quella a distanza.

La Scuola dei mestieri in particolare ha investito molto negli ultimi anni in tema di didattica aumentata, storytelling e utilizzo di nuove tecnologie. Da quando, un anno e mezzo fa, ha cambiato sede, trasferendosi dal Centro Direzionale Quattrotorri di Ellera a Fontivegge a Perugia, sono state molte le attività dirette a realizzare una Scuola Professionale al passo con i tempi.

Il nuovo Centro di Formazione è nato con l’uso delle migliori tecnologie oggi disponibili per rendere l’apprendimento moderno e funzionale alle esigenze anche del piano Impresa 4.0. Cloud computing, Fibra ultra veloce, utilizzo del digitale in luogo dei libri. Un eco sistema di apprendimento che azzera l’uso della carta e porta la condivisione delle informazioni al massimo livello. Aule e laboratori moderni in cui l’apprendimento passa attraverso le tecnologie abilitanti, smartphone e tablet, pc, flip screen, Lim, tutto connesso e interconnesso per consentire di fruire dei contenuti didattici dentro e fuori dal centro di formazione.

Tutto lo staff di Ecipa: Coordinatori, tutor, amministrativi e i 55 docenti coinvolti nella Formazione a Distanza, già in smart working dall’inizio dell’epidemia, si sono riuniti più volte in video conferenza per condividere e organizzare il lavoro a distanza. Grazie a GSuite for education, la piattaforma di Google già scelta da Ecipa in tempi non sospetti, insieme al registro elettronico (non richiesto peraltro dalla Pubblica amministrazione che finanzia i corsi) gli allievi possono frequentare regolarmente le lezioni da casa, collegandosi in video conferenza, scaricando materiale didattico, realizzando verifiche e esercitazioni addestrative.

Dei circa 200 giovani allievi della Scuola dei mestieri, 160 dei corsi con sede a Perugia, i restanti dei corsi con sede a Terni, solo il 3,5% non frequenta le lezioni. Il 96,5% che frequenta lo fa con assiduità e interesse. “I ragazzi, nativi digitali, non hanno mostrato difficoltà a fruire delle nuove modalità didattiche.” Ci spiega il Direttore di Ecipa, Fabio Matera, ideatore e sostenitore di una didattica contemporanea, aggiornata ai nuovi alfabeti. I ragazzi, quelli della generazione Z, nati tra smartphone, tablet e schermi al plasma, ogni giorno, si “ritrovano” in classe (o forse meglio dire classroom!) durante ogni videolezione e continuano il loro percorso di apprendimento e di crescita. Così necessario in un momento di crisi.

Le crisi sono ottime occasioni per ri-pensare i sistemi, apportare cambiamenti. La storia ci insegna che il progresso sovente è il frutto di momenti critici. Alle storiche epidemie di peste, che investirono il continente europeo, seguì un’importante accelerazione della meccanizzazione dei mezzi di produzione. Chissà che questa brutta crisi non porti qualcosa di buono? Come ad esempio l’adeguamento della didattica a metodi più vicini ai nostri ragazzi. Un plauso ad Ecipa che si è fatta trovare già sulla strada del cambiamento.

Exit mobile version