Associazione Italiana Ospedalità Privata Puglia: l’emergenza e il futuro

Dott. Potito Francesco Pio Salatto - Presidente Associazione Italiana Ospedalità Privata - Regione Puglia
Dott. Potito Francesco Pio Salatto – Presidente Associazione Italiana Ospedalità Privata – Regione Puglia

La Regione Puglia ha completato il piano straordinario per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, piano che comprende sia gli Ospedali pubblici che quelli privati, organizzati in una rete che distingua accuratamente i pazienti Covid nelle diverse fasi della patologia e i pazienti No-Covid.

Le imprese associate all’Associazione Italiana Ospedalità Privata – Puglia sono impegnate a collaborare attivamente con la Regione per dare attuazione a questa strategia.

Questo impegno serve a realizzare il principio cardine del nostro Servizio Sanitario Nazionale: non abbandonare nessuno, garantire a tutti, indipendentemente dall’età e dal censo, la maggiore e migliore assistenza possibile. Il morbo che ci sta attaccando, caratterizzato dall’estrema diffusività e dal provocare effetti letali soprattutto nelle persone fragili, sta mettendo a dura prova questa caratteristica.

Le direttive del presidente Emiliano e del Dirigente del Dipartimento, dottor Vito Montanaro coinvolgono molte delle nostre strutture in un ruolo che non ci è mai stato ufficialmente assegnato: quello delle urgenze. Siamo quindi chiamati a un cambio di passo: mantenere ed estendere la piena efficienza delle nostre strutture e le nostre risorse umane.

Faremo ogni possibile sforzo per incrementare la dotazione di posti letto di terapia intensiva e sub intensiva e di pneumologia, che sono un po’ la prima linea della battaglia in corso. Ma servirà ogni possibile risorsa.

Vogliamo pubblicamente dare atto alla Regione Puglia di avere adottato provvedimenti responsabili, utili anche a prevenire possibili ricadute occupazionali dell’emergenza. In mancanza di questi opportuni provvedimenti avremmo rischiato il paradosso di indebolire l’offerta sanitaria e assistenziale proprio in questa fase.

In questo momento, nel quale purtroppo i medici e gli operatori sanitari sono esposti a un rischio notevole (ogni giorno si contano caduti in camice bianco, fra medici, infermieri e personale ausiliario, e la Puglia non è estranea a questo triste elenco), abbiamo tutti un dovere di trasparenza. È vitale la dotazione di Dispositivi di Protezione Individuale, fondamentale seguire i protocolli (ad oggi, purtroppo, estremamente restrittivi) in materia di tamponi, garantendo la quarantena per tutti coloro che sono stati in contatto con persone risultate positive.

La fortuna e questa intensa attività ci hanno consentito fino ad oggi di non registrare alcun caso di infezione all’interno delle nostre strutture; ma la nostra vigilanza resta massima, a impedire che i luoghi di cura si trasformino in focolai di contagio.

È nostro dovere, comunque, non fermarci all’emergenza, ma guardare al futuro prossimo. Si può dire che, raggiunto il punto di picco, fermata o contenuta l’epidemia, la ripartenza sarà caratterizzata da problemi non inferiori. Perché naturalmente le attività rinviate andranno a scadere e dovranno essere smaltite celermente, perché probabilmente si dovrà affrontare il peggioramento delle condizioni dei pazienti privati di attività riabilitativa, emergerà il problema delle Residenze Sanitarie Assistite e delle Residenze Socio Sanitarie Assistite, all’assistenza psichiatrica, ai domiciliari, ai diurni e così via.

Le strutture sanitarie private, inserite e integrate come sono nel Servizio Sanitario Regionale (e il momento attuale lo ha dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio) ci saranno e faranno per intero la loro parte.

È indiscutibile che stiano venendo al pettine, a seguito di questa tragica e imprevedibile emergenza, il definanziamento della sanità, il prevalere di meccanismi aridamente contabili su quelli della fornitura di salute, gli squilibri fra Nord e Sud. Ci sarà tempo e modo di parlarne. Il nostro auspicio è che questa esperienza ci convinca a rifondare e riformulare il servizio salute secondo caratteristiche di equità e di pari diritti.

Ce la faremo? Sì. Purché tutti facciano il proprio e si mantenga lucidità e tempestività di azione.

Noi siamo pronti oggi e lo saremo domani.

 

Il Presidente A.I.O.P. Puglia

                                                                                                                                           Dott. Potito F.P. Salatto

 

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