Sindacati Umbria: bene chiusure domenicali dei supermercati

L’esperimento ha funzionato e anche bene. “La chiusura di domenica scorsa della stragrande maggioranza di supermercati e centri commerciali in Umbria non solo ha consentito a lavoratrici e lavoratori di poter stare a casa con le proprie famiglie, ma ha ridotto sensibilmente gli spostamenti delle persone, i contatti sociali e quindi i rischi di contagio. Esattamente quello che chiede la comunità scientifica“.

Ad affermarlo in una nota sono i sindacati Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, insieme alle rispettive categorie che rappresentano lavoratrici e lavoratori del commercio, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. “Inoltre – continuano i sindacati – non c’è stato il tanto temuto assalto nei giorni precedenti, a testimonianza del fatto che si può vivere benissimo senza fare spesa e compere la domenica e questo vale anche fuori dall’emergenza”.

Alla luce di tutto questo i sindacati ritengono necessario fare un ulteriore passo avanti e chiedono l’intervento della Regione Umbria per “decretare la chiusura obbligatoria degli esercizi commerciali per la domenica e per le festività infrasettimanali a venire: lunedì di Pasqua, 25 Aprile e Primo Maggio”.

La richiesta è stata inviata ufficialmente con una lettera indirizzata alla presidente della Regione, Donatella Tesei, e all’assessore allo Sviluppo Economico, Michele Fioroni: “Riteniamo che l’emanazione di questo provvedimento sia ora indispensabile per garantire una migliore gestione dei turni e dei carichi di lavoro, dei tempi di rifornimento e degli approvvigionamenti dei punti vendita stessi – vi si legge – oltre al giusto riposo per tutti gli addetti, consentendo anche di procedere ad un’accurata sanificazione degli ambienti di lavoro, difficile da garantire con le attuali aperture”.

“La nostra richiesta è supportata anche dal fatto – concludono i sindacati – che in Umbria è presente una quantità di metrature commerciali rispetto al numero degli abitanti tale da collocarla tra le primissime regioni in Italia”.

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